Dettagli Recensione
Un libro vuoto, egoico, superficiale
Ho trovato l'ego del protagonista (spero non dell'autore) di questo libro nauseante e onnipresente. Nella sola prima pagina la parola "io" compare almeno 10 volte. Dettagli insignificanti di un'esistenza persa nello squallore centro-italico di un uomo rimasto adolescente, vengono sbrodolati pagina dopo pagina, senza ironia e senza spessore. Veniamo messi a parte di dettagli talmente futili della vita di quest'uomo, come la marca del suo scooter e perchè l'abbia scelto, oppure le sue considerazioni sull'avvenenza di tutte le donne che incontra (insensibile alla presenza accanto a se di una moglie evidentemente leale).
La parola più ricorrente nel libro è "io", con tutti i suoi sinonimi, me, me stesso, mio, mia...
Il protagonista sembra paralizzato in un'adolescenza masturbatoria dalla quale non riesce a districarsi.
Talora vi sono dei tentativi di auto-ironia, ma che portano sempre in qualche modo alla glorificazione dell'intelligenza (apparentemente non degna di nota) del protagonista.
Sembra che, a corto di ascoltatori per le sue chiacchiere egoiche e prive di spessore, il protagonista abbia scelto di comunicarle in un libro. Misteriosamente pubblicato da Einaudi.