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Nessuno si salva da solo
 
Nessuno si salva da solo 2014-04-22 16:00:53 Cristina72
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    22 Aprile, 2014
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"Chi sei?"

“Si chiede quando sono diventati così pesanti...”.
Piombo come le parole che cadono ad una ad una su un amore in agonia e come le frasi che annichiliscono. Piombo come il fallimento, il triste spettacolo di un sogno che si sgretola.
Ripercorrere gli avvenimenti del passato per capire quando è iniziata la fine - e soprattutto perché - è un percorso difficile e insidioso.
Forse tutto comincia dalla sgradevole sensazione di convivere con un'estranea:
“Chi sei? Perché devo sciropparmi tutto di te?”.
O forse il vizio è di fondo e sta nell'illusione da cui ci si lascia consapevolmente cullare nei primi tempi della passione, quando ci si sente ancora così diversi dagli altri, così unici.
Con uno stile asciutto e caustico punteggiato di turpiloquio, la scrittrice sviscera i sentimenti e li lascia lì ad imputridire, senza pietà.
Non fa sconti, né sull'amore coniugale con tutti i suoi inganni né su quello per i figli, che a tratti appare quasi dissacrato.
Il romanzo trasuda rabbia e disincanto, mentre la speranza di un riavvicinamento che ogni tanto fa capolino finisce per gettare una luce ancora più squallida sulle macerie.
Delia e Gaetano, due che da un pezzo tirano a campare con le ambizioni appese al chiodo, ma che insieme proprio non ce la fanno.
Lei non lo ama più, avvelenata dal rancore:
“Mi hai fatto entrare nel tempio e poi mi hai fatto strisciare”.
Lui forse ci crede ancora: “Hai sempre comandato tu, grande puttana, grande sogno perduto”.
Chi può salvare una coppia che sta sull'orlo di un baratro?
Nessuno, perché entrambi sanno dove colpire per fare il più male possibile, non risparmiano colpi bassi e si spingono giù a vicenda in un abbraccio mortale, “vittime e assassini nello stesso buco di cucina”.

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Commenti

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bel commento, Cristina!
penso che lo leggerò prossimamente....
ciao Cristina, bella rece, ma mi spaventa un pò leggere il romanzo, mi fa tristezza...mi sembra impegnativo dal punto di vista delle emozioni e non solo positivamente...
ciao Mariangela
Emozionante Cristina!! Vedo che la Mazzantini ha colpito :)))
Molto meglio il tuo commento del libro, scusami Margaret ma quando ci vuole ci vuole :-)
Questo e' il libro della Mazzantini che meno mi e' piaciuto. Anzi non mi e' piaciuto per nulla, l'unica cosa che ricordo e' che me lo sono dimenticata.
;-D
@Mariangela: dipende dal vissuto di chi legge. Ma chissà, anche se doloroso potrebbe essere terapeutico per chi ha passato un'esperienza simile.
@Cub: a me è piaciuto abbastanza, sarà che ultimamente ho una forma di mazzantinite acuta :-))
Grazie girls ;-)
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