Dettagli Recensione

 
Gli sdraiati
 
Gli sdraiati 2014-04-12 17:06:12 Jane Marple
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Jane Marple Opinione inserita da Jane Marple    12 Aprile, 2014
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli sdraiati: figli o padri?

Abbiamo detto addio ai figli in piedi dietro gli striscioni, abbiamo salutato quelli seduti davanti alla TV a guardare telefilm americani, abbiamo congedato quelli semicoricati con i primi giochi arcade tascabili, per fare spazio agli ultimi discendenti della specie filiale: gli sdraiati. Occupanti abusivi fino a data da definirsi del divano di casa, gli sdraiati trascorrono la loro esistenza in posizione supina, incuranti del caos attorno, assorbiti dalle multiple attività virtuali e dai rari impulsi del mondo reale. Questi esseri, a metà strada tra l’umano e l’alieno, mutanti nell’aspetto come nell’indole, non dichiarano guerra ai padri – come i loro progenitori meno remoti – ma si trincerano dietro muri piastrellati di silenzio e carenti di meraviglia.
A guardarli da lontano, loro, l’esercito dei padri smarriti, schiacciati dalla negazione delle colpe e dal soddisfacimento di ogni richiesta di quel volto un tempo familiare e troppo presto diventato estraneo. Attendono intrepidi lo scontro generazionale, lo spargimento di lacrime, urla e punizioni, per poter finalmente andare incontro al loro bambino smarrito. Pur seguendo ogni traccia del nemico, disseminata tra la cucina e il bagno – piatti sporchi, cicche spente, asciugamani zuppi, led accesi, montagne di indumenti maleodoranti –, i padri non dichiarano alcuna guerra ma, ammutinatisi, depongono le armi insieme al loro ruolo di guida e si travestono da amici. È la sete di giustizia a muoverli, ma nel vendicarsi dei figli che furono finiscono per dimenticarsi dei padri che sono.
Michele Serra con “Gli Sdraiati” attua un inatteso ribaltamento di prospettiva perché ad essere posti sotto esame non sono, come potrebbe ingannevolmente suggerire il titolo, quella folta schiera di nuove leve in formato orizzontale, bensì la vecchia guardia, ritta in piedi, che oggi, nella conservazione dell’eterna giovinezza, sembra aver perso spessore. Lo sguardo spietato sulla famiglia moderna si fa ironico sino ad auspicare l’avvento de «La Grande Guerra Finale» e con essa la metaforica ascesa al Colle della Nasca come risarcimento di quanto è stato ingiustamente sottratto a coloro che, nati in ritardo, hanno ereditato il già visto, il già detto, il già vissuto. La fluidità della narrazione – bellissimi sono gli espedienti in climax crescente con i quali il narratore in prima persona cerca di convincere il figlio a compiere insieme l’escursione in montagna – e le divertenti descrizioni dei momenti di vita familiare – come l’incontro con i professori a scuola, la coda al centro commerciale per l’acquisto della felpa di ultimo grido o il dialogo con il tatuatore – forniscono al lettore momenti di riflessione non privi di leggerezza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi è stato giovane e l’ha dimenticato, a chi è padre e non l’ha capito
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca