Dettagli Recensione

 
Acquanera
 
Acquanera 2014-04-04 09:32:33 Carl84
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Carl84 Opinione inserita da Carl84    04 Aprile, 2014
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Finale stridente

Acquanera è la storia di tre donne (la nonna Elsa, sua figlia Onda e sua nipote Fortuna) che vivono in un piccolo paese sperduto e condividono un dono che è anche una maledizione. Riescono ad avere un rapporto molto stretto con la morte, con la natura e con lo spirito dei defunti. "Medium" vengono chiamate dai più educati ma di solito i concittadini riservano loro l'appellativo di streghe e le tengono a distanza, salvo raggiungere la loro casa di notte e di nascosto quando hanno bisogno di qualche sostanza proibita per rimanere incinta o sbarazzarsi di una gravidanza indesiderata.
Le tre donne sono molto diverse tra loro. Elsa è rassegnata ma non amareggiata e nutre un amore molto forte per sua figlia e sua nipote. Onda è sicuramente il personaggio più duro, ribelle, cattivo. Si isola dal mondo che l'ha rifiutata e allontana l'amore di chiunque, persino della figlia. Fortuna vivrà un'amicizia molto forte con un'altra bambina, Luce, ma sarà proprio l'esito di questo rapporto, con cui tra l'altro si apre il romanzo, a spingerla ad andare via dal paese.
Il tema del pregiudizio e dell'odio per il diverso è centrale e ben sviluppato attraverso le figure delle tre donne che pur essendo diverse lo vivono sulla propria pelle allo stesso modo: soffrendo, chiudendosi in se stesse e costruendosi il proprio mondo di infelicità in cui sopravvivere. Più di una volta avrebbero la possibilità di provare a costruirsi una vita più normale altrove ma non lo fanno. Forse perchè la prigione dell'emarginazione è più che altro mentale e "altrove" non cambierebbe nulla, o forse perchè alle Donne il partire per il mondo proprio non riesce. Devono restare e consumarsi.
Gli uomini nel romanzo non hanno doti da medium, fanno vite normali e sono forti, seri. Quando non muoiono per varie circostanze cercano di interagire con le donne ma sempre a distanza, marginalmente, un po' spaventati dai misteri che esse custodiscono.
Ho trovato un'occasione sprecata visto il tema molto originale del romanzo il concentrarsi esclusivamente sul come le protagoniste vivono la solitudine e il rifiuto della società e non approfondire il tema delle anime dei defunti: cosa chiedono? cosa rimpiangono? Sappiamo poco di loro visto che per Onda (l'unica che riesca a parlarci) non sono altro che un peso e una maledizione.
L'ambientazione è resa perfettamente. Il lago vicino al paese con le sue acque immobili e pericolose evoca solitudine, immobilismo, angoscia. Sentimenti che pervadono il romanzo.
Valentina D'Urbano scrive molto bene secondo me, ma più di una volta mi sono chiesta se il dramma non fosse "troppo" e fine a se stesso. E il finale (ATTENZIONE SPOILER) l'ho trovato stridente rispetto al resto della storia che poteva restare dura fino alla fine invece che inutilmente consolatoria.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente