Dettagli Recensione
Molti ingredienti, qualcuno di troppo
Dopo tanto tempo mi sono deciso a leggere questo romanzo. Sinceramente mi ha lasciato perplesso il "clamore" che ha suscitato. La sensazione è che la Avallone abbia preso un po' di ingredienti - qualcuno di troppo, ma tutti buoni per scrivere un'intrigante quarta di copertina - e li abbia miscelati velocemente, senza amalgamarli perfettamente.
La capacità narrativa c'è. La Avallone scrive bene, ma senza grossa fantasia e certamente limitandosi a una rappresentazione troppe volte raffazzonata del mondo che descrive. Nessuno mette in dubbio che esista, ma quando si calca troppo la mano sui cliché, come in questo romanzo, il risultato è la rottura di quel patto tra autore e lettore che porta quest'ultimo a una sospensione delle credulità che è la base per poter godere nella lettura di un libro. Se il patto non si rompe, Acciaio scorre veloce sino alla fine e si accettano le numerose "furberie". Se, come è accaduto a me, troppe volte si incaglia, ci si ritrova ad annoiarsi o talvolta a irritarsi.
Indicazioni utili
- sì
- no