Dettagli Recensione
La speranza
La scrittura di Moresco è unica e particolare, esce fuori completamente dagli schemi. Le prime pagine dei suoi libri per me sono sempre difficili e spiazzanti. L'impressione è che siano libri senza pelle in cui manca un filtro tra scrittore e lettore, una protezione per lo scrittore da se stesso. Andando avanti come per gli altri libri di Moresco, la storia entra nel cuore, il modo di descrivere accende una luce particolare in chi legge.
La ripetizione di frasi, aggettivi, descrizioni diventa evocativa. Bella come negli incendiati, come nella lucina, la descrizione delle luci della città dei morti e delle luci della città dei vivi. Luci che mancano in un caso e che ci sono nell'altro ma non permettono di vedere. Bella questa luce particolare che la storia accende nella fantasia del lettore, una luce di speranza. All'inizio ho pensato che il rapporto del mendicante con la donna bellissima e profumata fosse una metafora del rapporto uomo-Dio. Ma non sono sicuro che lo scrittore intendesse qualcosa del genere. Forse la donna è una donna e basta e la speranza lo scrittore la ripone inspiegabilmente in un rapporto d'amore tra gli uomini. L'amore purifica l'immondizia della vita umana e cancella la solitudine e l'incapacità a comunicare.
Vince la forza mortifera della società che annulla l'umanità dell'uomo rendendolo cosa e merce tra le altre cose e merci.