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La solitudine dei numeri primi
2014-03-18 18:00:54
maria76
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Pregi e difetti di un’opera prima
Non male per essere un’opera prima di un ragazzo classe 1982. Scrittura limpida e scorrevole a tratti quasi avvincente.
Mi ha lasciato tuttavia l’impressione che la stesura iniziale del romanzo, o semplicemente la storia che l’autore avesse in mente di scrivere, abbia perso per strada interi pezzi della narrazione.
Salti temporali, spunti interessanti non ripresi, danno l’idea di un libro che non ha saputo o voluto cogliere le potenzialità della sua originale idea.
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Avendo letto il libro e avendolo particolarmente apprezzato, mi trovo in accordo con la tua idea della "non-perfezione", che certo è da scusargli visto che si è trattato solo di un suo primo romanzo, ma in disaccordo con la tua ultima frase: cosa, secondo te, non avrebbe saputo cogliere della sua idea originale?
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