Dettagli Recensione
Vita, ricordi e il passato di uno scrittore
Un libro incentrato sulla presa di coscienza di sé stesso da parte di un romanziere piombato in un momento di scarsa vena scrittoria.
Enrico il protagonista scrittore, che vive a Firenze, decide di tornare nei luoghi della sua infanzia e adolescenza, cioè Bari, dopo aver letto un episodio di cronaca nera con protagonista un suo vecchio amico e compagno di scuola, Salvatore.
Inizia così un viaggio a ritroso, sia reale che dei ricordi, del protagonista e al lettore vengono offerti tanti spunti di riflessione; si parla degli anni 70 con gli scontri politici tra estrema destra e estrema sinistra, si parla di Bari e del cambiamento della città con suggerimentii e riflessioni sui luoghi simbolo della città .
Fra i tanti argomenti trattati da Carofiglio in questo testo, quello che spicca a mio avviso è la parte filosofica del libro, infatti uno dei personaggi chiave del romanzo è proprio Celeste la supplente di filosofia del Liceo frequentato da Enrico, verso cui il protagonista nutre più che stima.
I concetti filosofici dei sofisti, spiegati mirabilmente dalla prof diventeranno i cardini e le basi dell'esistenza di Enrico.
Volevo concludere la recensione riportando proprio uno di questi temi:
..."""la verità non è qualcosa che s'intuisce e si mantiene per sempre, è il risultato della discussione . In ogni punto di vista ci son elementi condivisibili ed elementi da rifiutare. Se pensiamo che una tesi-la nostra- contenga tutto il bene e le altre tutto il male, ci precludiamo la possibilità di progredire. Il grande merito dei sofisti-offuscato in secoli di storia della filosofia in cui sono stati diffamati e svalutati- sta nel riconoscimento del potere del linguaggio, della sua capacità di produrre conoscenza"""...
Un Carofiglio meno giallista e più filosofo, che a mio avviso si fa apprezzare
Particolare