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Un viaggio sull'isola di Tari
Villa Metaphora è un libro che al primo sguardo potrebbe un po' intimorire il lettore a causa della sua notevole mole, ma rinunciare ad addentrarsi tra queste pagine sarebbe davvero un peccato.
Questo è il primo romanzo che leggo di questo autore e devo dire che mi ha colpito molto, non solo per il contenuto della storia, la trama che magari non è proprio totalmente originale, ma soprattutto per lo stile e la capacità di adattare ad ogni personaggio un linguaggio diverso, più adatto per quel carattere e per quel livello culturale.
DI capitolo in capitolo cambia il punto di vista da un personaggio all'altro e questo all'inizio potrebbe lasciare un po' spiazzato un lettore che, come me, non è abituato a ciò, ma poi si inizia ad apprezzare questa cosa che permette di conoscere meglio e più in profondo ogni singolo personaggio.
Forse un po' lenti i capitoli dedicati al punto di vista di Carmine Alcuanti soprattutto per il linguaggio che non è facilmente comprensibile di prima battuta ma richiede un notevole rallentamento rispetto alla lettura in generale, ma comunque molto interessante e che riesce a rendere meglio l'idea del personaggio stesso.
Mi è piaciuto molto e lo consiglio a chiunque, non fatevi spaventare dalle 921 pagine, quando arriverete alla fine sentirete anche la mancanza di quella fantastica isola e dei personaggi che sembra di conoscere da una vita.