Dettagli Recensione
La famiglia
Marco ed Andrea sono due fratelli adulti. Da adolescenti hanno dovuto affrontare un lutto, mai elaborato fino in fondo, la morte della madre tra atroci sofferenze. I due ragazzi sono cresciuti con il padre, dall’aspetto austero ed umanamente impossibilitato a ricoprire il ruolo della moglie.
Marco è un ribelle, un Peter Pan intenzionato a non crescere mai, a non assumersi le responsabilità; per precauzione si trasferisce a debita distanza da tutto, dal dolore, dai legami sentimentali troppo veri per essere vissuti a metà come solo lui sa fare, dal fratello perfetto, dal padre triste.
Andrea, invece, è una persona seria, un figlio obbediente, un esempio da seguire, uno che fa delle regole e della routine il proprio stile di vita in conformità alle aspettative altrui. Si è caricato sulle esili spalle un fardello troppo pesante, mantenere vivo il focolare domestico come la madre avrebbe voluto.
Ma la mamma non c’è più ed il papà viene colpito da una malattia invalidante ed umiliante, sia per chi la vive sulla propria pelle, sia per chi la subisce da fuori, con frustrazione, rabbia e senso di impotenza.
Tutto sarà messo in discussione. Ogni cosa di fronte alla sofferenza cambierà aspetto e significato. Il dolore riunirà e separerà.
Un romanzo da dividere ed analizzare in due parti. La prima metà spinge ad abbandonare la lettura, un resoconto delle avventure amorose di Marco con volgarità e banalità comprese. Un incitamento al tradimento, mancano il buonsenso e il buon gusto. La seconda parte, invece, riscatta il resto del libro. Volo parla soprattutto del dolore, della famiglia, dei rapporti umani così fragili e contorti, della paura di perdere ciò che resta, del pericolo di mettersi in gioco.
Scrive con sincerità, riversa tra le pagine i suoi pensieri senza freni. Dona importanza alla quotidianità, all’ordinario, è abile nel rendere speciale le piccole cose. Il risultato del suo scrivere è un dialogo tra autore e lettore, lo sento genuino e alla mano. Vengono trattati temi delicati come la malattia, la famiglia con intimità, sono esperienze comuni ad ognuno di noi, quindi comprensibili e, in certi casi, condivisibili.
Una penna meritevole non tanto per lo stile, semplice e chiaro rivolto ad un vasto pubblico, ma per i contenuti, reali e significativi. I personaggi principali sono studiati e messi a nudo nei particolari, ogni pensiero e sentimento è approfondito. I capitoli sono brevi ed in generale la lettura è scorrevole.
Concludendo, un romanzo da non scartare a priori, da provare.
“ È vero siamo stati una famiglia sgangherata ma è la nostra e va bene così. Lo senti questo legame? Lo stesso che a volte sembra che ti soffochi, che ti tolga il respiro, quello che forse ti ha spinto a vivere lontano. Senti quanto è forte? Quanto è profondo? Io lo rivoglio. Voglio qualcuno vicino a cui poter dire che sono felice”
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Commenti
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Pia
Ho letto solo tre suoi libri,ma Il Tempo che vorrei mi era piaciuto un sacco.
Scrivere in maniera semplice una narrativa easy non e' così scontato. Ci sono certe porcherie in giro.
@ comprato Oscar :-)
La storia può essere quella di tutti noi che vediamo, purtroppo, invecchiare e sfuggirci di mano un padre, o che abbiamo un fratello, con cui non siamo mai andati d'accordo ma che è più vicino di quanto si pensi.
Forse è il passare del tempo , ma per me Volo con questo libro ha fatto un salto qualitativo anche nella scrittura.
Uno dei libri più carini che ho letto in questi ultimi tempi.
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