Dettagli Recensione
I cuori delle donne
"Ma vedi, nella storia di ogni persona c'è una diga. Da una parte, l'acqua che cresce e scalcia ed è energia. Oltre lo sbarramento, la terraferma. Tu di me sai la terraferma. E allora ti racconto l'acqua che non hai mai visto." cit.
Della Carcasi ho letto tutto: ho cominciato parecchi anni fa con “Ma le stelle quante sono?” e finisco ora con “Perché si dice addio”, dopo aver letto d'un fiato e in un'unica settimana sia “Io sono di legno” e “Tutto torna”. Ho deciso di recensire Io sono di legno perché è quello che mi è rimasto più nel cuore, che mi ha dato di più e che sicuramente non dimenticherò. Perché?
Sebbene la storia sia molto semplice e lineare – rapporto conflittuale tra madre e figlia, la storia di una, la storia dell'altra, segreti, passato, futuro, progetti – la Carcasi è riuscita a renderla vicina e personale per il lettore. Mi sono trovata coinvolta. Non il tipo di coinvolgimento che ti fa sentire amico il personaggio (i suoi libri sono talmente brevi e i personaggi talmente generici da renderli impossibili in altre circostanze, o forse talmente possibili da essere persone fin troppo comuni), ma quella sensazione di appartenenza, come a dire: Questo potrebbe succedere anche a me, Questo lo penso anche io, Questo lo vivo anche io. Perché è della vita di tutti i giorni che si parla, di donne che affrontano la vita come possono, affidandosi a loro stesse. Siamo tutte madri e tutte figlie, tutte Mia e tutte desiderose di avere una figlia che porti questo nome. E' questa la magia dell'autrice, renderci protagoniste delle sue storie. Semplici storie.
Non ricordo moltissimo del suo primo libro, e Tutto torna non mi è piaciuto tanto quanto gli altri, perché mancava la componente secondo me fondamentale dei libri di Giulia: la donna. In Tutto torna il protagonista è un uomo, e la donna è vista attraverso i suoi occhi, quindi rimodellata. In Io sono di legno la donna è la protagonista indiscussa: che sia vecchia e rassegnata, madre in cerca di comunicazione o figlia ribelle, è la donna in tutte le sue qualità e difetti ad emergere e stupire. Come acqua che rompe la diga di ogni persona, dentro, si riversano parole e ricordi e storie che travolgono tutti quelli che incontrano sul loro passaggio, li sommergono...
Lo stile, bisogna dirlo, è fantastico. Personalmente adoro le metafore, le immagini che la Carcasi riesce ad evocare tramite frasi piazzate come poesia, brevi ma intense, sempre azzeccate. Uno stile che sfiora veramente la poesia, niente a che vedere con la secchezza giornalistica che mi aspettavo.
E' un libro da leggere perché è il dipanarsi di storie intrecciate, scelte sofferte, donne di vita – e vite di donne. Un libro che insegna, lascia un seme dentro chi legge e pian piano germoglia.
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