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La rinascita di Emilia
Emilia ha trascorso l'ennesima notte inquieta.
Un'immagine soffocante riemerge continuamente dal passato e le tormenta il sonno.
Nella solitudine di una casa vuota, attraversata dai fantasmi dei ricordi, Emilia si alza dal letto e osserva una fotografia.
Un po' di polvere la ricopre.
È il tempo che passa e porta con se i pezzi di una vita che è stata e che mai più sarà.
Nel bene e nel male.
I pensieri e le emozioni affluiscono, la nebbia del ricordo dirada lasciando trasparire una palazzina, quella dell'infanzia felice, dove il calore della presenza dei nonni, le abitudini ordinarie da famiglia borghese e i ritmi pacifici della quotidianità, erano scanditi dalla famiglia.
Una serenità che, però, si interrompe bruscamente e si disperde alla morte improvvisa di papà Salvatore.
Da quel triste episodio, un baratro si allarga a macchia d'olio e ingoia la vita di madre e figlia superstiti, le loro certezze, la loro tranquillità.
Unico conforto per Emilia è la presenza di Giulia, la sua amica del cuore mentre per sua madre è il nuovo compagno.
Gli eventi che si susseguiranno, come attanaglianti tentacoli di sfortuna, travolgeranno madre e figlia, ma saranno solo la conseguenza di quella drammatica perdita.
Lo squillo di un telefono riporta Emilia con i piedi per terra...quel senso di frustrazione piano piano si attenua lasciando spazio a quell'unica certezza che ancora le vibra nel petto.
Emilia compone un numero di telefono.
Dall'altro capo qualcuno risponde.
La redenzione arriva sempre attraverso l'amore.
Quello che Anna Maria Balzano ha scritto e dedicato a sua madre, è un romanzo breve, un romanzo della memoria non autobiografico, introdotto da uno splendido componimento di Ungaretti, l'indimenticabile poeta ermetico che nella brevità del simbolismo sapeva toccare le corde dell'anima.
Questo romanzo è proprio così, toccante, struggente ma intriso di sano ottimismo e di amore per la vita.
La protagonista, ci viene presentata quasi come una spettatrice dei drammi che le si sviluppano intorno e di cui, suo malgrado, resta vittima. Le immagini scorrono su vite, ambienti, accadimenti.
Emilia è una donna forte, un personaggio altamente dignitoso che sotto l'apparente fragilità nasconde una dura scorza.
Viene introdotta da una scrittura semplice, vera, senza nessuna artificiosità o pretesa morale così come i componenti della sua famiglia.
La trama, velatamente cruda ma affascinante, non si può lasciare nel dimenticatoio. Nel finale, si è pervasi da un'ondata di positività. Si arriva al pianto. Sì.
Ma non è un pianto di tristezza, è un pianto di liberazione, la liberazione di Emilia, che dopo tante brutture, spicca il volo serena, verso un nuovo inizio.
Leggetelo....vi stupirà.
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Commenti
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Hai colto tante sfumature di questo bellissimo libro.
Io ti consiglio di leggere allora la Voliera dei pappagalli e lo stupore...ti assicuro, aumenterà!!!
Pia
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