Dettagli Recensione
Ansiolitici ed antidepressivi
Avevo grandi aspettative quando ho iniziato la lettura di questo libro, vincitore di un Premio Strega, ma devo dire che sono rimasta un po’ delusa. E’ la storia di due fratelli, indissolubilmente legati dalle vicende della propria infanzia, assolutamente diversi nello stile di vita. E’ quindi una saga familiare che si traduce in un’analisi delle rispettive nevrosi, dando un quadro sia di Samuel che di Filippo non proprio idilliaco, in quanto hanno entrambi un orizzonte emotivo decisamente disturbato. L’aspetto che mi ha lasciato più perplessa è stato proprio lo stile: l’autore scrive indubbiamente bene, utilizza anche parole di uso non comune; il suo stile è quindi ricercato e forbito, ma al punto che ho sentito che era proprio questo suo modo di scrivere che mi allontanava dalla storia. Bello l’espediente di scrivere in terza persona, dal punto di vista di un narratore onnisciente, di cui si svela l’identità finale nell’ultimo capitolo. Forse avrei preferito uno stile più “caldo”.