Dettagli Recensione
una storia piacevole che l'autrice avrebbe potuto
La Mannullara , una donna di umili origini, semi analfabeta, riesce con la sua intelligenza e la sua forza di volontà a diventare, da umile domestica, l'accorta amministratrice di una influente famiglia siciliana. Anche da morta riuscirà a condizionare la vita dei membri della famiglia Alfellipe come una burattinaia. Si parla della Sicilia, sempre uguale a se stessa, fra mafiosi non sanguinari , aristocratici avidi e stupidi, comunisti velleitari. La storia è piacevole, l'intreccio dopo un inizio lento diventa interessante, alcuni personaggi fra i tanti ( forse troppi ) del romanzo sono originali ma lo scrittrice non riesce fino alla fine a scegliere fra la commedia dai tratti farseschi e la denuncia sociale , fra , per intenderci, lo scrivere una nuova " concessione del telefono " o cercare di scrivere un nuovo " viceré ". Camilleri e De Roberto sono modelli troppo diversi .