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Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini
Bellissimo e struggente questo romanzo, che parla di una coppia di trentacinquenni neo separati con figli, con tutti i problemi e le preoccupazioni che ne derivano.
Il linguaggo è brutale e la scrittura e' cruda, schietta, forte e intensa: ti sbatte in faccia i pensieri e le emozioni dei protagonisti senza filtri, lasciandoti spesso spossato e senza fiato. Per raccontare una coppia allo sfascio, però, l'autrice non poteva scrivere in altro modo, se non in questo.
Chi è separato sa quanto sia doloroso, agli altri tocca immaginarlo e durante la separazione la cosa più difficile è proteggere i figli, che spesso la vivono come un vero e proprio lutto.
E' probabilmente il libro più coinvolgente che io abbia letto negli ultimi mesi.
Delia e Gaetano rappresentano la mia generazione, in bilico tra la giovinezza e l'età matura: abbastanza grandi da avere una famiglia (con tutti i problemi che ne derivano), ma non ancora per essere tranquilli e godersi gli agi che i nostri genitori avevano alla nostra stessa età. Ancora spesso con un lavoro precario e dei figli da crescere (con le esigenze e le necessità che essi comportano), ma senza la sicurezza economica di poterlo fare. Di conseguenza molto stressati, insicuri e deboli e per questo anche i nostri rapporti sentimentali sono sempre sul filo del rasoio e spesso vanno a naufragare.
L'autrice, nel racconto, alterna il momento presente (una cena fra i due ex coniugi, per decidere alcune cose pratiche per la gestione dei figli) ai momenti più tristi e più felici della loro relazione (tramite dei flaskback). Le emozioni dei protagonisti sono molto forti e amplificate: quelle di chi ha vissuto la frustrazione del fallimento sentimentale e secondo me l'autrice ha una grande abilità di analisi degli abissi della mente umana.
E' un romanzo molto intenso e passionale, privo di falsi pudori e secondo me chi non lo apprezza è perchè teme di immedesimarsi troppo nella storia dei due protagonisti e vuole scongiurarla, ritenedola troppo lontana dal proprio vissuto.
"Nessuno si salva da solo" è forse un invito che l'autrice ci fa se dovessimo trovarci nella situazione descritta dal romanzo, a chiedere aiuto all'altro o a qualcuno di esterno alla coppia. Perchè spesso da soli è impossibile uscirne.
Voglio trasmettervi alcune delle emozioni che la lettura di questo magnifico romanzo mi ha suscitato, riportando alcuni stralci dello stesso:
"La conosce, ha bisogno di essere squassata nel profondo. La vacuità del benessere la annoia, la spegne";
"Stasera lo sa. Le persone dovrebbero lasciarsi prima di arrivare a quel punto. Dove sono arrivati loro. Perché poi ti resta addosso troppo male";
"Delia guarda il suo ex marito, quella faccia innocente, sempre un po' nauseata. La faccia di uno che non ha mai raggiunto niente, e' sempre scivolato via un attimo prima";
"Perché non stava mai zitta? Perché quella voglia esaustiva di dirgli tutto? Perché non aveva imparato che tutta quella sincerità in amore non serve, rende cattivi?";
"Cosa pretendeva da lui? Tutto. Semplicemente tutto. E questo era stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutto";
"Troppo fragile per vivere e troppo debole per morire: questo era Delia a quel tempo";
"Alla fine non erano così diversi dagli altri. Come se il dolore dopo tanti giri intestini non tracimasse altro che stupidità. Un susseguirsi di battibecchi di una bassura desolante";
"Come gli manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se una stronza ti ha posato addosso quelle ali lì, ti ha fatto sentire l'eroe di una sceneggiatura temeraria, rimani tutta la vita un mendicante che va in giro a cercare quelle palpebre che si aprono solo per guardarti e si chiudono per imprigionarti";
"Erano proprio i bambini a farla sentire più sola. Le riempivano le giornate, ma le mangiavano ogni pensiero su se stessa";
"Finalmente si guardano negli occhi... Riconoscono il sapore unico della loro sconfitta, del male che si sono fatti";
"Gaetano non sarebbe mai stato in grado di salvarle la vita, troppo distratto, troppo preso dalle sue frustrazioni. Lo amava, ma non aveva più fiducia in lui";
"Il suo matrimonio le ha insegnato che l'intimità, quella porta che si apre tra due persone, prima o poi spurga rancore";
"Magari anche quelli sarebbero finiti nella merda come loro. Sapeva che si cominciava così, litigando per un cavolo che non riesce a entrare in una sacca".
Bellissimo romanzo: consiglio a tutti di leggerlo!
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Commenti
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Brava .
Credo però che molti non lo abbiano apprezzato non per paura di riscoprirsi nei protagonisti ma per il fatto che si svolge in una sera, magari con il ricordo ancora vivo di venuto al mondo che ha una trama cosi ricca sono rimasti delusi. Io invece che amo il suo stile di scrittura lo reputo uno dei sui migliori romanzi .
Un saluto, Daniela.
Complimenti per la recensione
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Bravissima Mia!
Pia