Dettagli Recensione
Arrivederci Amalia,ciao
Mamma si chiama Amalia, se ne e' andata oggi.
Amalia ha sessantatre anni ed e' morta annegata, sulla spiaggia in cui quando ero piccola affittavano una casetta per le vacanze.
Amalia viveva a Napoli, io a Roma.
Amalia ha smesso di non essere felice, nascosta sotto quei folti capelli neri.
Io che ero Delia resto qui, col peso delle bugie che grava piu' dei pugni sulla pelle di mamma.
Elena Ferrante e' l'elettricita' che grava sull'ultimo spasimo di un singulto di dolore.
Con la sua scrittura fulmina l'anima che si contorce come una serpe dalla testa mozzata, uno sbattere a terra nervoso che puzza di carne bruciata.
L'AMORE MOLESTO e' un libro sulle pene dell'esistenza , una narrazione raffinata dell'incomprensione, del dolore, di un insano rapporto di protezione e di accusa , di rancore e di amore tra una madre e una figlia.
Seppur l'autrice sia molto brava a celare l'evoluzione del racconto, e' un romanzo in cui si avanza con cautela perche' un presagio infausto si avverte ad ogni riga di questa penna viva, psicologica, sottile e tremendamente concreta.
Osservo mio malgrado un tailleur degli anni Quaranta tagliato su un ottimo tessuto, che dura decenni, modificato da abili mani di sarta. E' come se esistesse davvero, appeso a una gruccia di ferro, in una bottega in disuso laggiu' al rione.
L'occhio distratto si fissa sul tavolo, su una piccola cunetta di liquido trasparente.
Potrebbe essere una goccia di acqua di mare, potrebbe essere una lacrima caduta lì.
Sono uguali, entrambe si sono prese Amalia.
Buona lettura.