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si scoprono nuovi sentieri su rotte già solcate
Fabio Genovesi - Esche vive [mondadori 2011]. La bellezza di questo libro non sta nella novità racchiusa nella storia, segue infatti trame letterarie già solcate da molti marinai dello scrivere, ma nel riuscire a solcarle con una imbarcazione leggera ma solida, sospinta dai venti della riflessione e dell'ironia, della spensieratezza e dell'impegno senza dimenticare la passione che, in fondo, muove tutte le trame del libro e si intravede nella penna dello scrittore che sembra scrivere di getto un libro che, di getto, va letto.
Infatti sono riuscito a leggerlo in pochissimo tempo ed ovunque: mentre addormentavo Francesco, mentre gli preparavo la pappa, prima di addormentarmi sotto il piumone con la frontale, nella vasca pochi attimi prima di entrare in coma, in bagno.... via non si può lasciare il libro perché è lui che ti chiama e vuole essere finito anche se, al termine, ti rimane quel vuoto in gola che ti spinge a prendere un altro libro, qualsiasi, e, iniziandolo, cercare di trovare Fiorenzo, Tiziana e il Campioncino come se ti volessero fare una bella sorpresa! Invece non li trovi... perché loro sono lì tra le pagine del libro, racchiusi nella vita di un piccolo paese con le loro tre storie che, incrociandosi, portano il lettore a vivere, con loro, le ansie e angosce umane condite, come solo Genovesi sa fare, di una ironia sottile che ti lascia sorprendere da un "sorriso rumoroso" pronto a contagiare chiunque ti sta accanto.
Spesso ero così assorto nel libro, o meglio il libro riusciva a prendermi così tanto, che mi schioccavo una risata così piena da calamitarmi gli sguardi dei presenti come se, di punto in bianco, fossi diventato matto.
Via non voglio raccontarvi di più perché questo libro deve essere letto! Punto e basta! Vi sorprenderanno tutte le storie e, sicuramente, vi troverete a fare il tifo per le gare di Mirko, per la Band di Fiorenzo e per le indecisioni di Tiziana... faticherete sulle salite, sognerete concerti e fama internazionale, e rimpiangerete ciò che eravate in attesa di ciò che sarete!
Allora capisco che il Natale è passato ma dovete trovare una scusa per farvelo regalare, un non compleanno o l'anniversario del primo capodanno passato assieme o il crollo del primo dentino.... se di queste cose non ne avete bisogno allora ancora meglio: alzate le chiappe e andate in libreria e se, come me, avete un e-reader, "schicciate" il tasto acquista, scaricatevelo e leggetelo!
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