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I SILENZI DELL'AMORE.
"Si può piangere per ciò che non si ha mai avuto e non si avrà mai?"...penso proprio di si...finchè non si matura la capacità di apprezzare e valorizzare ciò che si ha...
Francesco Carofiglio scrive benissimo, con leggerezza , semplicità e sobrietà TI porta in viaggio, dove silenzi forti e orizzonti sconfinati la fanno da padroni.
Accompagni un adolescente che intraprende un viaggio importante, in seguito alla morte della madre.
E' il suo tentativo di ridare una nuova dignità di vita a se stesso e al nonno , rinchiuso da anni in una casa di riposo, dove si trova in uno stato di assoluto mutismo.
Wok avverte che quel silenzio continua in qualche modo a parlare , è testimone di una forte presenza e di verità a lui negate ... taciute.
E mi ritrovo ad essere io stessa compagna di viaggio, che a sua volta diventa anche un mio viaggio.
Vi trovo i silenzi di cui avevo bisogno , mi vedo seduta accanto al ragazzo e ad una sua particolare compagna di viaggio e al nonno, figura che man mano che la narrazione avanza, diventa sempre più ancora di sicurezza e protezione in particolare per Wok, ma anche per tutti!
Un libro che porta in primo piano la forza di una madre che sia pur in una difficoltà estrema sa sempre dare e Alice in questo caso riesce a ridere, dialogare col figlio, farlo sentire importante e trasmettendolgi una buona dose di autostima ...nonostante tutto...
Wok, che può contare di questo buon bagaglio di sentimenti affronta con coraggio il suo viaggio verso la conoscenza...verso una nuova consapevolezza e maturità.
Il coraggio , la forza e il desiderio di indagare , di capire alcune ombre che sin da piccolo lo avevano affiancato e che lui aveva sempre accettato senza opposizioni.
Il ritorno dal viaggio di Wok è segnato dalla consapevolezza della propria identità personale e familiare che apporterà nel suo animo una nuova luce.
Io, da sempre affascinata dai misteriosi e silenziosi segnali e dagli spazi enormi che caratterizzano da sempre la vita degli Indiani d'America, non potevo che esserne conquistata
Un plauso va all'autore per la sua capacità di valorizzare aspetti importanti e profondi per la crescita di un adolescente, primi fra tutti un sano dialogo con i genitori/e e per la sua capacità di trasferire un messaggio in un ambiente nuovo
Ho terminato questo racconto carica di tanti sentimenti ( tristezza, compassione, stupore, ...) , quasi dispiaciuta di avere lasciato solo Wok...perchè in me è scattato un desiderio di protezione nei suoi confronti, anche se con la consapevolezza più assoluta che ora il nonno, in caso di bisogno...c'è!
Buona vita Wok, so già che mi mancherai !
Pia, una mamma...
Buon viaggio a tutti !
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Commenti
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Scusa ma wok è un ragazzino indiano?
ciao
Ciao Paola!...I Carofiglio ! Sono due fratelli e quest'autore è Francesco.
Wok è il diminutivo di un nome indiano...e nel libro è il nonno a far parte della tribù dei Cheyenne.
Abbraccio, Pia.
E' bello risentirtiiii....
Mi fa piacere confrontarmi con te...
Pia
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