Dettagli Recensione
Quanto era bravo De Carlo...
Spiace a chi, come me, tanto apprezzò certi suoi romanzi - come “Uto” o “ Due di due” e perfino, più moderatamente, il più recente “Lei e lui”, pur tanto criticato - dover commentare in modo totalmente negativo questo "Villa Metaphora". Un testo risultatomi veramente insopportabile. Lungo, tedioso, con personaggi tanto esagerati da apparire in taluni casi caricaturali e pessima l'idea di attribuire loro il racconto in prima persona: si passa così , tanto per citarne un paio, dall'imbarazzante "tarese" del marinaio, all'ipersboccato inveire dell'attricetta americana che più stereotipa non si può. E poi il noiosissimo, ripetitivo e assolutamente inutile utilizzo di frasi in lingua madre (ce n'è per tutti: spagnolo, tedesco, inglese) ad infarcire il testo ed a rendere ancor più indigeribile l'opera: una storia che, oltretutto, avrebbe potuto essere tranquillamente rappresentata in un quarto delle pagine utilizzate. Un romanzo tremendo, che De Carlo si (ci) doveva risparmiare.
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