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Un piacevole viaggio all'interno di un cuore.
"Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. È mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia."
Quanto è importante la mamma?quanto è indispensabile la sua figura nella vita di noi figli?viviamo in un paese,l'Italia,dove ci classificano(e classifichiamo)i più mammoni d'Europa. Ma quanto,e se,ci dispiace essere visti in questo modo? Non penso che si possa quantificare questo,come non penso sia possibile fare a meno di pensare che la mamma,come comunemente usiamo dire tutti, "è sempre la mamma". In questo libro,dedicato a chi infondo ha perso qualcosa, Gramellini ci racconta la sua esperienza e il suo dolore provocato dalla perdita precoce della madre. Il suo percorso è lungo,durato 40 anni,è duro,difficile da accettare. Il non sentirsi più a suo agio nei confronti della fede,dell'amore,con se stesso,l'accompagna per gran parte della sua vita. Finchè non arriva quel giorno e quella scoperta. Ed è da lì che capisce,accetta il suo dolore,i suoi perchè,i suoi se., perchè "I se sono il marchio dei falliti! Nella vita si diventa grandi nonostante."
E' un romanzo che mi ha emozionato molto,forse non da subito,ma non potevo chiuderlo e dare un giudizio affrettato. Per mia stessa fortuna ho continuato a leggerlo e devo ammettere che,se avessi deciso il contrario,non avrei mai potuto assaporare fino in fondo l'essenza e la profondità di questo romanzo. Alla conclusione del libro,non riuscivo più a smettere di piangere. ;-)
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Complimenti!
Pia