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La Mennulara
 
La Mennulara 2013-10-16 17:41:43 paola melegari
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
paola melegari Opinione inserita da paola melegari    16 Ottobre, 2013
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CRIATA

Che forza questa donna.
Aggrappata alla vita, alle persone che amava, difendendole ad ogni costo.
Aveva sempre sofferto, sin da quando, appena bimba in età scolare, raccoglieva le mandorle per poter curare e nutrire la sorella e la madre.
Aveva accettato il suo destino, di povera, di serva, ma le sue doti , la sua intelligenza, la portavano a grandi cose, sempre nell’ombra, sempre criticata dai paesani, ma qualcuno l’aveva amata davvero e apprezzata .
Di lei si diceva che fosse collusa con la mafia, che fosse stata l’amante del conte Broglio, e molto altro.
Come si può immaginare siamo in Sicilia, a Roccacolomba, nel 1963.
Muore la Mennulara, così era chiamata da tutti la domestica della famiglia Alfallipe, amministratori del latifondo dei conti broglio. I realtà la vera mente, il vero amministratore altri non era che M. R Inzerillo, in arte, la Mennullara. Tutti si aspettavano che saltasse fuori un testamento. Tanti dovevano essere i soldi che aveva accantonato.
Ovviamente anche su questo, fanno capolino illazioni di vario tipo.
Chi l’aveva conosciuta davvero, la stimava, ed erano davvero pochissimi.
Da zero era partita, imparando a leggere, divenne esperta d’arte, controlla va la campagna, faceva la cuoca, la cameriera, la tata, nulla le potevano dire gli Alfallipe, perfetta era!
Il testamento emerge a piccole dosi, attraverso varie lettere, e anche qui emerge l’acume della Mennullara, e il racconto diventa una specie di caccia al tesoro.
Ho trovato questo romanzo piacevole, molto lento nel primo terzo, così come l’altro libro della Hornby che ho letto, ma da un certo punto si è animato diventando davvero piacevole e originale, certo le decine di personaggi della storia avrebbero bisogno di una mappa per poterle ricordare tutte, ed alcune forse potevano essere evitate.
Nel complesso è una lettura che consiglio, per quanto ne so di Sicilia, ne parrebbe uno spaccato. Lascio ai qamici isolani eventuali commenti su questo.
Forse il filo del racconto è che , se una persona è dotata, non c’è miseria o prevaricazione, violenza o ignoranza a far da padrone, le persone astute intelligenti e dotate, in qualche modo trovano il sistema per emergere e vincere. La Mennulara lo sapeva , non ha mollato, facendosi venire un tumore per aver inghiottito troppi rospi, ma se non si ricorderanno di lei , resterà comunque qualcosa.

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Lettura consigliata
  • no
Consigliato a chi ha letto...
la zia marchesa
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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Pia Sgarbossa
16 Ottobre, 2013
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Paola da come lo presenti mi pare un bel libro...come mai hai scritto si/no come consiglio di lettura?....forse mi è sfuggito qualcosa durante la lettura della tua bella recesnione?
Pia
perchè non so se può piacere a tutti. come dicevo, nel primo terzo del libro, si va pittosto lenti, è un pò pesante e petulante, un pò come i paesini siciliano danno a vedere. però se si ha pazienza la storia esce e coinvolge.
ho seguito poco in questi giorni , sono stata influenzata, se si può dire, forse meglio parainfluenzata.
grazie pia , sei sempre molto attenta,
un abbraccio paola
In risposta ad un precedente commento
paola melegari
16 Ottobre, 2013
Ultimo aggiornamento:
16 Ottobre, 2013
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@ bruno
bene bruno
detto da te mi consola.
a volte penso di avere delle opinioni un pò stane, come se avessi letto un altro libro.
ciao paola
Bel commento, lo avevo fatto leggere a mia mamma e le era piaciuto molto.
Io passo per ora ma non e' un NO, solo un PIU' AVANTI MAGARI.
:-D
ok, quando hai voglia.ce l'hai li che che ti ammicca. ho letto altre rece poco convinte, addirittura qualcuno ha paragonato 'la zia marchesa' ad un'imitazione di 'la lunga vita di marianna ucria'. non so , ma io non la vedo così. certo che un siciliano può descrivere realtà simili. Austen e le bronte descrivevano realtà simili.
se proprio vogliamo, basta descrivere lo stesso sentimento e diventa uno scopiazzare.
Bhooo per me danno vento alle parole e basta.
ciao e grazie
Ciao Paola, dell'autrice ho letto solo La zia marchesa e La monaca.
Anche nei suddetti romanzi ho riscontrato qualche parte lenta della narrazione, ma nel complesso lo spessore delle protagoniste era discreto ed interessanti le ricostruzioni delle ambientazioni e delle consuetudini.
vero, vorrei leggere la monaca, se lo trovo lo farò.
vero che anche in' la zia.........' il primo terzo è stato lento.
vero anche che ci sono sempre molti personaggi, paesani per lo più, che richiedono tempo per essere presentati.
ciao silvia
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