Dettagli Recensione
Quando la gabbia è la famiglia
Lo zoo è un luogo dove una creatura vive costretta all'interno di una gabbia confinata da delle sbarre.
E' svezzata, curata e seguita ma non è libera. Né libera di essere se stessa, né di scoprire il mondo che la circonda.
La protagonista di questo romanzo vive nella gabbia dello zoo formata dall'affetto possessivo del padre e dall'indifferenza di una madre troppo interessata a se stessa e a mantenere quel ricordo di giovinezza e di bellezza che inevitabilmente il tempo e una vita troppo comune possono sbiadire. Dietro queste sbarre con il tempo cresce una ragazza legata indissolubilmente ai sentimenti del padre, legame che diventa vera e propria dipendenza tanto più questo rapporto si dimostra possessivo e limitante come un burqa emotivo che lascia solo intravedere la vita al di fuori da una piccola fessura. E quando il padre muore, la gabbia diventa la necessità di trovare un barlume di amore dalla madre e la necessità di dare davvero un significato alla parola "mamma".
Nell'intreccio di queste tre figure cresce con lo scorrere della storia l'urlo di vita della protagonista che si fa man mano sempre più disperato ed angosciante fino agli apici di una violenza emotiva e a tratti fisica che lascia sgomenti.
Crudo, disperato e straziante come il desiderio di libertà di un'anima prigioniera.
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