Dettagli Recensione
L'inganno dell'apparenza
CONTIENE INDICAZIONI SULLA TRAMA
Tutto quello che all'inizio sembra vero con lo scorrere le pagine si stravolge. E se all'inizio può giustamente apparire tedioso, ci rapisce poi come si intriga la trama, lo sviluppo dei personaggi e alquanto anche le descrizioni. Sebbene, come dice il mio prof di italiano, il contesto storico sia alleggerito (sulla qual cosa, per ignoranza, non metto bocca), ho trovato chiaro lo sfondo dell'epoca, pur ammettendo che ce ne vuole una conoscenza anche minima. Umberto Eco sviluppa la trama alternando discussioni inerenti ai delitti a discussioni filosofico-teologiche, le quali nel corso del romanzo seguono un climax ascendente. Così facendo, gli elementi portanti (il finis africae, la biblioteca) diventano in qualche modo sempre più vivi e pulsanti, fino al punto di distruggersi, proprio a causa di questo.
I personaggi hanno ciascuno un carattere ben preciso e la loro fine arriva precisamente quando si pensa che essi stiano per tornare ad una vita normale. Guglielmo, nonostante quello che sembri, fallisce miseramente e precisamente quando lo si arriverebbe a considerare un genio. Dio, che Adso e Gugliemo credono voglia esortare alla sapienza, fa andare in fiamme la biblioteca. La teologia di Adso, che sembra seguire in tutto il suo maestro, muta.
Dunque, un romanzo a cui non manca nulla; a mio parere fantastico e con intrighi che si ipotizzano anche dopo la lettura
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