Dettagli Recensione
con affetto
Non credo che quello che scrivo sia na recensione comunque mi auguro che la signora Adorno lo legga.
Ho comprato il libo all'aeroporto di Palermo, in partenza per Roma dove spesso vado a trovare i miei genitori.
Non lo ho letto subito, ma al mio ritorno a Palermo, e sono stata di nuovo rapita dalla prosa fresca e per me confidenziale dei suoi libri .Da anni compro tutto quello che scrive e lo leggo e rileggo, tanto da sapere a memoria alcuni pezzi.
Perchè? perchè mi ha conquistato il modo con il quale ha saputo esprimere un grande affetto per la Sicilia. E in ciò è speciale.
Io vivendo a Palermo sono continuamente afflitta dal modo in cui i siciliani maltrattano se stessi e la loro terra. E' un atteggiamento che trovo inaccettabile e che mi fa molto arrabbiare.
Per questo le sono tanto grata di aver deciso di raccontare con attenzione, ironia benevola, e amore quello che ha vissuto e le persone che hanno fatto parte della sua vita.
Comunque detto questo, devo aggiungere, sull'ultimo libro, che ad un certo punto, quando ho cominciato a leggere il ritratto di "Agata" ho avuto la sensazione che la mia passione per la Adorno si fosse proprio concretizzata , come se finalmente quella che sentivo come una comunanza di punti di vista , si rivelasse infine in un vero e palpabile punto di contatto . Io mi sono trasferita nel 1956 da Palermo a Roma e siamo andati ad abitare in via Marziale 7/D. al secondo piano.
Al terzo piano abitava Agata Pistone,col suo delizioso marito e la figlia Mariuccia, che è stata compagna dei miei giochi per tutti gli anni in cui abbiamo abitato là.
Ho ritrovato tutti e tre, descritti esattamente come erano e come sono ancora presenti nella mia memoria. E' stato un ritorno emozionante a quel periodo, che la signora Adorno mi ha regalato e del quale le sono estremamente grata.L'appartamento perennemente disordinato, tutti quei boccali pieni di pennelli e colori, le ante di un armadio a muro dipinte da Anna Salvatore, ( se non mi ricordo male erano due giovani innamorati) . Il tè, una bevanda che non era mai stata usuale in casa mia, il contatto con uno stile di vita diverso ,un pò arrembato(per usare una espressione che ho rapito alla signora Adorno e che mi piace tanto).
E mi piace pensare che magari qualche volta avrò pure incrociato la signora Adorno sul pianerottolo.
Insomma Lei cara Signora è diventata non solo una amica di lettura, ma una presenza viva e concreta della mia vita.
Avrei voglia di incontrarla, ma anche se ciò non dovesse mai avvenire ormai lei fa pare a tutti gli effetti delle mie conoscenze. Le dispiace?.
La saluto con affetto
Concetta Giallombardo