Dettagli Recensione

 
Il bell'Antonio
 
Il bell'Antonio 2013-09-15 19:06:43 luvina
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
luvina Opinione inserita da luvina    15 Settembre, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il bell'Antonio

Ogni tanto mi piace leggere un classico, questa volta la scelta è caduta su “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati (dopo aver visto varie volte il film). La vicenda si svolge nell’arco di tempo che va dal 1930 al 1943 e racconta la storia di Antonio Magnano un giovane trentenne che, dopo un periodo vissuto a Roma, ritorna nella sua Catania; lo segue la fama di sciupafemmine alimentata dal fatto di essere bello, con lunghe ciglia, insomma il tipo che piace alle donne. Purtroppo la fama si scoprirà essere usurpata essendo Antonio impotente, nonostante ciò si sposa con la bellissima Barbara Puglisi che però dopo tre anni chiederà l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota.
Il tema centrale del romanzo è l’impotenza sessuale ma il secondario è il racconto di una certa società siciliana, di un modo di vedere la vita di provincia, di un particolare momento storico che è quello del periodo fascista. Tutto il romanzo ruota intorno a quest’angoscia del protagonista, al suo problema e a come viene affrontato dal contesto che lo circonda a cominciare dal rozzo padre Alfio, tipico “maschio” siciliano. L’autore ci mostra la sua Sicilia come terra immutabile dove nulla sembra cambiare, dove i contadini e quelli che perdono le staffe parlano in dialetto, in cui le dicerie, le malignità e gli scandali sono lo sport preferito della comunità. Sono rese molto bene dall’autore anche le dinamiche di partito che c’erano in quel periodo, l’aspettativa di diventare podestà o federale; nelle descrizioni, come nei lunghi monologhi dello zio Ermenegildo, si intravede in Brancati la disillusione che ebbe nei confronti del fascismo e l’acredine che dimostra è solo a volte smorzata dall’ironia ma anche una visione anticlericale abbastanza netta.
A me comunque questo libro non è piaciuto molto. Innanzi tutto l’ho trovato troppo claustrofobico, con un protagonista spento, passivo, immaturo; il problema dell’impotenza è troppo incombente nel romanzo, ruota tutto lì intorno. Davanti ai suoi occhi spenti Antonio lascia scorrere la vita, gli avvenimenti, la guerra, la morte del padre, il suicidio dello zio, non partecipa, si piange addosso. Poi, dopo pagine lunghe di dialoghi monologhi e soliloqui, c’è un salto temporale di ben quattro anni e nell’ultimo capitolo si risolve tutto (sempre senza barlume di speranza)secondo me in modo troppo affrettato. Ma l’ultimo capitolo c’è quello che per me riscatta tutto nella figura del cugino Edoardo, il solo che finalmente in poche righe dice quel che io pensavo dall’inizio e infatti va in scena l’unico litigio con protagonista l’abulico Antonio.
Tutto sommato è un libro da leggere sempre che si riesca a venire a patti col cambiamento epocale che ha avuto il nostro modo di pensare, la nostra società (anche quella siciliana senza stereotipi) ma soprattutto il nostro approccio nei confronti di certe disfunzioni.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca