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L'ultimo ballo di Charlot
E’ la notte di Natale, Charlie Chaplin ha ottant’anni e la Morte, puntuale come la profezia di tanti anni prima, viene a prenderlo. Il grande personaggio spinto dal desiderio di vedere crescere suo figlio ancora bambino, stringe un patto con la Morte: se riuscirà a farla ridere guadagnerà un altro anno di vita. E così di anno in anno Chaplin indossa bombetta e bastone e mette in scena il suo irresistibile personaggio beffando il destino. Nel frattempo inizia a scrivere una lunga lettera al figlio in cui descrive la sua vita sempre all’ordine del trasloco. Ne viene fuori un dipinto di un personaggio intriso di umanità, ricco di talento, il cui motore dell’esistenza è sempre stato il desiderio. Intorno a Charlot si muovono nani, acrobati zoppi, si vive l’invenzione del cinematografo, si viaggia sulle ferrovie dell’America, si tira di boxe, si vive all’addiaccio. “Solo nel disordine dell’amore ogni acrobazia è possibile”.