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Caos calmo
 
Caos calmo 2013-08-05 17:46:21 Bruno Elpis
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    05 Agosto, 2013
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La calma durante la tempesta

Caos: consegue alla morte improvvisa della moglie
Amata, Lara. Pietro Paladini abbandona il lavoro e decide di
Osservare la figlioletta Claudia, dieci anni,
Seduto su una panchina nel parco di fronte alla scuola.

Calmo: è il disordine tragico del nuovo corso della vita
Allorché colleghi, parenti e sconosciuti
Lo raggiungono, nell’auto o sulla panchina, e gli riversano
Malesseri, angosce e problemi. Romanzo incredibile, riceve
Onore al Premio Strega 2006. Una vicenda surreale …

P.S.: ho apprezzato particolarmente l’analisi stranita del rapporto quasi metafisico che il padre mantiene con la figlioletta. Preoccupato di farle comprendere distacco e abbandono della madre, Pietro rimane colpito da come Claudia, invece, sembra affrontare tutto con una saggezza destabilizzante per la sua giovane età. Sorpresa apollinea nel finale: con “calma” rivelazione shock, la figlia redarguisce il padre con una verità anapodittica.
Da quando ho letto questo romanzo, talvolta anch’io – come Pietro - mi diverto a contravvenire alle indicazioni del navigatore dell’autovettura, per cercare di mandarlo in confusione …

Bruno Elpis

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... La quiete dopo la tempesta di Leopardi
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Commenti

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questo è un romanzo che non mi ha preso......
mi ha lasciato ricordi sbiaditissimi......
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Bruno Elpis
05 Agosto, 2013
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Silvia,
credo di capire cosa intendi dire. Secondo me è un romanzo strano (forse anche peggiorato nella trasposizione cinematografica), che tuttavia - a parer mio - ha il merito di cogliere un'anomalia dell'essere umano: talvolta le tragedie personali implicherebbero strazio, disperazione, manifestazioni emotive violente. Non sempre questo si verifica. E allora l'uomo guarda atterrito alla calma della propria reazione.
Grazie, mi leggi sempre con sensibilità e grande attenzione. Io in questo periodo sono un po' irrequieto (si sa, agosto e Natale sono fatali agli ipocondriaci), scusatemi.
:)
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silvia71
05 Agosto, 2013
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i tuoi commenti sono sempre illuminanti per me!
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Bruno Elpis
05 Agosto, 2013
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Grazie, anche i tuoi :-)
Questo libro a me era piaciuto moltissimo. La reazione davanti al dolore, di cui tutti abbiamo fatto esperienza, può essere diversissima e inaspettata. Persone che pensavamo di conoscere possono reagire in modo anomalo e imprevedibile. Il percorso di Pietro, così incerto, così caotico da necessitare di una lunga meditazione, che lo lascia alla fine estraneo a tutto ciò che era stato importante prima del fatto, è talmente sorprendente per tutti coloro che lo conoscono, da farne una sorta di "saggio", cui gli altri cominciano a rivolgersi per avere lumi sulle cose più importanti della propria vita. E' un libro che pone interrogativi profondi e lascia molte perplessità. La tua recensione mi è piaciuta, ma i tuoi virtuosismi letterari, certamente ammirevoli, temo che tolgano un po' di spazio alle tue riflessioni, che mi interessano sempre molto!Ciao. Domitilla.
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Bruno Elpis
05 Agosto, 2013
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Carissima Domitilla,
mi puoi fare un esempio di virtuosismo letterario in questo commento? Dico sul serio, io non me ne rendo conto! Ti assicuro, sono del tutto inconsapevoli, senza compiacimento alcuno :-)
Grazie, con stima

Bruno
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C.U.B.
06 Agosto, 2013
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Ma poi trovi la strada giusta ?
:-)

Io ho odiato il protagonista, ma il libro mi era piaciuto. Ricordo di averlo terminato pensando : ma Veronesi c'e' o ci fa ? poi sono salita dalla mia vicina, le ho dato il libro e le ho detto di leggerlo subito, che volevo il suo parere . Il film , per contro, e' uno tra i piu' brutti che abbia mai visto nella mia vita.
Caro Bruno, non vorrei porti dei dubbi, se in questo periodo la tua irrefrenabile vena poetica ti porta allo sgorgare continuo di mirabili acrostici, (del resto perfettamente esaurienti delle trame dei libri che leggi), che evidentemente scivolano via dalla tastiera a tua insaputa! Anche Plauto e Boccaccio si divertivano così (se ti pare poco!). Perdona il mio piccolo appunto, dovuto davvero solo al desiderio di avere da parte tua, maggiori e più approfonditi commenti su libri che anch'io ho letto e che mi hanno colpito. Ti leggo e ti leggerò sempre con piacere! Ciao. Domitilla.
@ Cub: ma io le strade non le trovo neppure con il navigatore! Pensa un po’ che strazio sono! :-)

@ Domitilla: a parte i riferimenti tanto lusinghieri (a Plauto! a Boccaccio! ) quanto inappropriati a me, ti dirò, l’acronimo è per me innanzitutto un gioco-sfida, ma soprattutto un utile strumento per limitare la mia logorrea. Di acronimi ne ho ancora tre o quattro già "belli e pronti" da sparare, ma questa sera ti punisco, ehm, ti accontento e pubblico il commento a tutto tondo a “La profezia di Caravaggio”.
Sei stata gentilissima, grazie per il tuo commento. :-)
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
06 Agosto, 2013
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Ahahahaha! Manco io Bruno, sono una tragedia...Anche a piedi eh...nulla, non sono portata proprio :-)
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