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LEGATI DENTRO ...E IN GABBIA !
Avete presente quegli altissimi condomini fatiscenti che vediamo nelle zone limitrofe delle grandi città del nord?...appartamenti insediati con l'occupazione e il degrado che regna in ogni dove: le corse clandestine, l'eroina, gli inseguimenti della polizia...e violenza ovunque e gratuita
E vi siete mai chiesti come sarà la vita di un bambino ... poi ragazzo...adolescente ?
Io si, ma non avevo mai prima d'ora affrontato questa problematica.
Con questo libro mi sono avvicinata a questo mondo : la periferia della città , il ghetto delle "bestie".
E' in uno di questi posti che vivono i protagonisti del racconto: due ragazzi , Beatrice eAlfredo.
Un legame indissolubile: camminano allo stesso ritmo, hanno la stessa gestualità. No, non sono gemelli ma è come se lo fossero.
Crescono nel degrado...si avvicinano sempre più l'un l'altro...entrano in simbiosi...un'amicizia? Un amore?
Beatrice ha l'occasione per dare una sbirciata a quello che c'è fuori di quel mondo, grazie alle attività della parrocchia, che le offre la possibilità di vivere nuove esperienze e conoscere nuove persone; e lei ne approfitta e coglie l'opportunità.
Ma lei e Alfredo sono legati dentro.
Una storia che mi ha trasmesso una forma di angoscia; l'impossibilità di riuscire a riscattarsi da una condizione disagiata. La ragazza capisce che qualcosa non va...ma è sempre nell'eterna lotta tra l'amore e l'odio, tra l'agire e l'inazione...Il suo comportamento è sregolato e violento.
Ragazzi spolpati dalla vita...ragazzi che hanno vissuto prematuramente tutto...ragazzi già adulti, che non hanno avuto la possibilità di seguire armonicamente le tappe della vita.
Ragazzi che come tutti i ragazzi di questo mondo scalpitano, desiderano crescere e vivere...Lasciati allo sbando...I genitori sono presenti materialmente, non fanno mancare le cose essenziali...ma guardiamoci bene negli occhi e rispondiamoci a questa domanda : quali sono le cose essenziali per un bambino...per un ragazzo?
E' un libro che ti trasmette tristezza, che ti lascia un pugno nello stomaco...
"Nascondevano le cose peggiori e difficili, finchè non capitavano grosse davanti gli occhi...quando era troppo tardi...Forse era una semplice forma per difendersi ...da una vita che altro non poteva offrire..."
Ho provato tenerezza, pena e son rimasta con tante perplessità... "Colpa dell'ambiente che li ha prodotti? E'una questione di sangue? E' colpa della gente frequentata? E' la mancanza di obiettivi?"
Non conosco la risposta...so solo che sono rimasta amareggiata nel riscontrare l'atteggiamento di Beatrice, che si ferma e non riesce proprio a far nulla o, se lo fa , è tardi ormai...straziante!
E' da leggere perchè si parla di una realtà che esiste e non si può far finta di nulla.
No, non si può.
Vi auguro una saggia e attenta lettura .
Pia
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Grazie Pia per la recensione, mi ero ripromessa di non leggere questo libro, perchè dopo "certi bambini" sono stata male, ma non serve chiudere gli occhi.
Io non ho pianto, ma ho provato sentimenti di tristezza e amarezza.Credo che quando si nasce in certi contesti sia tanto difficile riscattarsi...perchè i primi anni di un bambino sono i fondamentali...poi mettici il temperamento e il DNA ... e tutto si complica.
E' un vero peccato, ma credo che sia così...
@Sary: stiamo parlando di situazioni molto disagiate, dove la mancanza di valori risulta essere innegabile...
Il tuo vuole essere un discorso più generale e ne capisco la valenza...Lo so che le famiglie incontrano tante difficoltà. ma io sono convinta che se c'è la voglia e l'esempio di una buona vita...le probabilità di insuccesso diminuiscono notevolmente...
Crescere ed educare un figlio devono essere una scelta convinta, che comporta una serie di responsabilità...questo è il mio sentire e il mio credere.
Pia
@Raffaella:ti rimando alle risposte precedenti, dove capisci il mio modo di pensare al riguardo.Resto ferma dell'importanza assoluta dei primi tre anni di vita, che mettono le basi della persona.
Leggilo...hai fatto già una buona esperienza e puoi fare un confronto col tuo vissuto...che mi piacerebbe ce lo raccontassi in modo più approfondito...è davvero interessante.
Grazie a tutte per questi graditissimi confronti.
Pia
Perciò pia vai così, sono sicura che tu farai l'impossibile.
paola
Proprio oggi ho ricevuto una cartolina a nome di tutti i miei alunni andati in gita al parco Sigurtà in provincia di Verona. Un'occasione creata dalla parrocchia...e tanti genitori l'hanno colta...Non è che basti , ma è un aiuto nel creare buoni sentimenti...
Pia
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