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Vecchi compagni di avventure
Questo autore ha la mia più profonda stima, ha costruito un romanzo ironico, dolce e simpaticissimo su un piccolo capannello di anziani.
I protagonisti sono un gruppetto di pensionati che vogliono mettere in riga la società ed anche se i parenti non li seguono come vorrebbero non si lasciano abbattere dagli acciacchi dell’età e ne fanno delle belle.
Tra spassosi aneddoti , studi di bugiardini e di libretti per l’uso di elettrodomestici vari, buste piene di cacca inviate a giovani maleducati e varie azioni di disturbo per rallentare le forsennate corse delle auto blu sulle corsie preferenziali, un giorno quasi per caso decidono di studiare un piano per rapire proprio Silvio Berlusconi.
Angelo, un ex partigiano, vuol far valere i suoi diritti e si impegna in tutti i modi per portare in alto il suo piano.
Lui non vuole sentirsi inutile in una società che li vuole mettere definitivamente da parte come cose vecchie e già troppo logorate.
Insieme ai suoi vecchi amici decideranno di fare un po’ di “palestra” cominciando con semplici passeggiate al parco arrivando persino ad iscrivere tutto il gruppo ad un corso di Hully Gully.
Le vicende di questi “ragazzi maturi” faranno sorridere moltissimo il lettore anche se talvolta con una punta di amarezza.
Di tanto in tanto nel testo troveremo vari testamenti di Angelo ogni volta variati a sfavore dei nipoti.
Angelo riscoprirà l’amore sia per la vita che per una donna ed in questo modo riuscirà a pensare ad un domani non così cupo e tetro come quando era rimasto vedovo.
Si tratta di un libro molto veloce, ma che ci fa riflettere, se oggi siamo noi che abbandoniamo i nostri parenti acciaccati e pieni di malanni, magari un giorno quando non saremo più giovani e pieni di brio ci ritroveremo nella loro stessa situazione.
Buona lettura!
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