Dettagli Recensione
Commento sul finale....
Finale aperto…che lascia spazio alla fantasia personale… quasi scontato, ma del resto l’autore non poteva tradire il titolo stesso del romanzo “La solitudine dei numeri primi”. Durante la lettura (che avviene tutto d’un fiato) si ha l’impressione che prima o tardi i due protagonisti, Alice e Mattia, troveranno un momento di condivisione totale, d’amore, di calore… ma sfortunatamente non è stato così né quando erano ragazzini, né da adulti.
Purtroppo sia Alice che Mattia sono stati segnati dalle vicende che li hanno visti rispettivamente coinvolti da piccoli dalla grande malattia dell’anoressia e dalla perdita di una sorella, e tutto ciò se lo porteranno dietro per tutta la vita! Credo però che entrambi si siano mascherati dietro le loro personali vicende…non siano stati capaci di uscir fuori le unghie e combattere contro gli altri e contro se stessi… si sono chiusi dentro se stessi, personificandosi così sempre di più nei “due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero”.