Dettagli Recensione
I can't live with or without you
E' stato il titolo ad attirare la mia attenzione.
Il rumore dei tuoi passi.
Mi dava la sensazione di una storia dolce/amara,ma poi la copertina mi ha deluso.
Credevo fosse una di quelle storie tipo alla Moccia o quei romanzi rosa fin troppo rosa.
Ma il titolo mi stuzzicava e ho messo da parte i pregiudizi.
Alfredo e Bea.Due ragazzi uniti da un legame che fa male,che brucia dentro.Ma che non ha confini e non si può spezzare.Vivono in un quartiere dove la criminalità e la morte sono "il pane quotidiano".Dove a certe cose non fai più caso o fingi che non esistono.Dove giri la testa dall'altra parte e fai silenzio perché parlare spezza l'illusione che si è creata di avere una vita come chiunque altro.
Era da molto tempo che non leggevo un libro così.
Uno di quelli che ti porta a voltare pagina non per conoscere la fine,perché sin dall'inizio già la sai, ma per sapere cosa succederà il giorno,l'ora,il minuto dopo.
E leggendo ti "affezioni" a Bea e ad Alfredo.A volte li detesti e altre li ami.Perché così è fatta la loro storia di amore e odio.Li distrugge e li unisce.
La scrittrice descrive gli eventi con crudele verità,senza fronzoli e note romantiche.Perché Bea e Alfredo non sono fatti per le smancerie.Nascondo il loro amore dietro urla e schiaffi e sangue.Dietro silenzi e abbracci.Dietro porte chiuse a chiave.
Loro si possiedono,ma non in modo normale.Sono "contaminati" l'uno dall'altra.
"Camminavamo in sincrono,con lo stesso identico passo sciatto e ciondolante. Avevamo le stesse espressioni facciali, le stesse abitudini, gli stessi gesti nervosi. Stropicciarsi gli occhi con gli anulari. Tormentarsi il labbro superiore con i denti. Massaggiarsi il sopracciglio destro, quello dove lui aveva la cicatrice.Il modo di ridere, quello di mangiare, anche la posizione in cui dormivamo era la stessa, ma questo lo sapevamo solo noi due.Ci prendevano in giro. Cercammo di smettere di essere uguali, ma non ci riuscimmo mai."
Questo è un romanzo che non puoi assolutamente non leggere.Ti prende.Ti contamina.
"Si allontanò di qualche passo, respirò a fondo e tornò ad avvicinarsi. Godevo nello sfidare il suo autocontrollo, volevo vedere dov’era il punto di rottura, non mi interessava quanto e in che modo la cosa lo facesse soffrire."
Indicazioni utili
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
e grazie Raffa....
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Pia