Dettagli Recensione

 
Resistere non serve a niente
 
Resistere non serve a niente 2013-07-06 07:16:59 Bruno Elpis
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
1.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    06 Luglio, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La sindrome della strega

“Resistere non serve a niente”, premio Strega 2013 a Walter Siti.
Il titolo è già un monito, nonostante il quale io ho resistito fino alla fine.
La storia è presto liquidata: un mago della nuova finanza, Tommaso, incarica uno scrittore (Walter) di narrare la sua storia. In cambio “Tommaso si dichiara disposto a comprare dai proprietari il mio appartamento e ad affittarmelo alle stesse condizioni di ora”.
Con un passato di obeso (“lo vedevano così grosso a otto-nove anni…) che gli ha lasciato cicatrici indelebili, proveniente da una famiglia che consta di un padre galeotto e di una madre culturalmente modesta (“è ormai straniero a quel padre di cui di colpo ricorda l’odore - un misto di alcol e debolezza -, straniero a quella donnetta che non sa far altro che recriminare, straniero al proprio stesso involucro di lardo”), ha spiccate doti per le scienze matematiche e statistiche (teoria dei giochi, calcoli di probabilità) e ben presto si afferma e si arricchisce inserendosi nei complessi giochi della finanza spregiudicata e collusa (“… Tommaso è estasiato dal pirotecnico gioco di prestigio, far apparire soldi dal nulla semplicemente postando dei numeri; siamo davvero i nuovi alchimisti, i soli che si orientano nel pianeta in bollitura. Tutto in diretta, un videogame giocato sulla realtà”). La redazione della biografia di Tommaso è l’occasione per smascherare e criticare i meccanismi dell’economia fittizia e involuta delle scatole cinesi, dei giochi di specchi e delle macchinose costruzioni create appositamente per trasformare il nulla in una truffa.

L’obiettivo è nobile, il lavoro svolto – immagino – poderoso.
E allora perché ho la sensazione che qualcosa non funzioni?
Il romanzo non è un romanzo e non è un saggio, ma un ibrido.
Pagine e pagine di situazioni grevi, feste con presunti VIP che non interessano a nessuno, affermazioni che ci respingono (“Comprare insieme oggetti di lusso crea tra un uomo e una donna un legame forte quanto il sesso”) e incontri sessuali che non scandalizzano più nessuno (“Con threesome si intende una forma di sesso di gruppo cui partecipano tre persone in qualunque tipo di combinatoria”) pesano sul lettore come un macigno. Le descrizioni tecniche dei meccanismi finanziari e malavitosi sono di difficile comprensione e troppo, troppo incalzanti e soffocanti.

Walter Siti è apprezzato da tutti, oltre che come scrittore, in qualità di critico e curatore delle opere complete di Pasolini. Se in questo romanzo voleva suscitare la repulsione del lettore, c’è riuscito. Almeno con me.

Bruno Elpis

P.S.: "La sindrome della strega" è il mio racconto in "La paura fa 90"

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bubuuu..settete!! Ecco è questa la media delle stelle che si vedono in giro.....un libro che rimarrà a lungo nella mia vasta libreria nel settore non letti...:P
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
06 Luglio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Io risparmierò qualche euro una volta tanto.
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
06 Luglio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Ma come e' che i premi Strega piacciono solo ai giudici ?
Nuo, passo anche io :-)
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
06 Luglio, 2013
Ultimo aggiornamento:
06 Luglio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
@ Gracy e Mario: però non voglio avervi sulla coscienza , sentite anche altre campane, come quella di Luigi, che ha pubblicato il suo commento dopo il mio ed è di parere diverso.. ;-)

@ cub: perché il premio Strega è sempre più un riconoscimento alla carriera (che Siti merita certamente) o forse - come molti rumoreggiano - una spartizione nell'oligopolio delle major ;-)
ottimo commento Bruno!
l'ho terminato da qualche giorno e sto ancora cercando di capire che effetto mi ha procurato......ma direi molto simile al tuo!
Lo devo leggere e dire che da mesi circola in casa! Sono una sciagurata!!!Ciao a presto qui e in altri luoghi!
@ Silvia: detto tra di noi, in confidenza, qui ho sorvolato su una delle scene finali. :-)

@ sharma: sì, a presto . Grazie :-)
In risposta ad un precedente commento
gracy
07 Luglio, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
No no...ne ho letti diverso commenti e dibattiti ancora prima della proclamazione,io ho letto qualche capitolo...ho quasi 200 libri che aspettano di essere letti nella mia libreria..per Siti c'è un tempo d'attesa lungo però...XD
Si vede che era volta di Rizzoli, mi pare non vincesse da tempo !
Un libro così discusso ha certamente raggiunto uno scopo, quello di suscitare la curiosità e incrementare le vendite!!! Certo c'è da chiedersi, o forse è abbastanza chiaro? come funzionano i meccanismi dei premi... Interessante punto di vista, il tuo, Bruno.
10 risultati - visualizzati 1 - 10

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca