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L'acustica perfetta
 
L'acustica perfetta 2013-06-28 15:07:44 LaMarta
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4.0
Stile 
 
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LaMarta Opinione inserita da LaMarta    28 Giugno, 2013
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UN ROMANZO LEGGERO E PROFONDO

Era da un pò che osservavo quel libro da distante.
Non mi ha suscitato uno slancio improvviso, un colpo di fulmine, un'attrazione viscerale e inspiegabile come spesso mi succede.
Sapevo che c'era, che era a scaffale, e mi sono ripromessa più volte di leggerlo.
L'ho letto in due sere, tanto è scorrevole (per carità, neanche tanto impegnativo) e piacevole.
A memoria non ho ricordi di un personaggio femminile descritto in maniera più delicata, affascinante, misteriosa e profonda. Quando sono arrivata alle ultime pagine avrei desiderato continuare a leggere di Sara, perché Sara mi ha conquistato.
Sono convinta che ogni personaggio di libro che ci attrae o che ci disturba reca in sè qualcosa di noi. E comel'egoistica tenacia di Gemma di "Venuto al mondo" mi ha infastidito come l'orticaria ad agosto, di Sara mi sono innamorata.
Perché è un essere indefinito, fragile, profondo, come l'aria, che respiri ma non vedi.
E come il vento non riesci ad afferrarla ma la senti sulla pelle.
E' una storia d'amore, questo nuovo libro della Daria.
Una storia d'amore anche di quelle belle, a pensarci, tranquille, nientediche.
Solo che poi succede un fatto, che poi è il punto di partenza, lo scatto in avanti della storia stessa, che sovverte l'ordine delle cose. E allora capisci che la tranquillità è solo negli occhi di chi la vuole vedere, di chi crede di vederla. Di chi (e quante volte succede, poi...) scatta una foto di un momento perfetto e la chiude in un cassetto della memoria. E però così facendo non si accorge che le persone cambiano, mutano, chiedono aiuto, anche. Perché se rimaniamo fermi a "quello che eravamo" non riusciamo a vedere quello che siamo diventati.
E così Arno, marito di Sara, non riconosce più la donna che ha sposato, e per cercare di afferrarla, dovrà iniziare un lungo viaggio, dentro e fuori di sè.
Il finale un pò così così, ma per il resto davvero una buona lettura.

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