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La scatola dei calzini perduti
 
La scatola dei calzini perduti 2013-06-22 09:33:25 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    22 Giugno, 2013
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Il colore dei calzini

Vauro Senesi, noto ai più semplicemente come “Vauro” vignettista graffiante della trasmissione “Annozero”, ma anche autore di impegnati reportage in Afghanistan, Sierra Leone e Sudan, si presenta con “La scatola dei calzini perduti” come ottimo romanziere. La storia è quella di Madut, giovane sudanese che grazie al talento per il canto e ad un amico missionario riesce a giungere in Italia.
A Roma trova lavoro in una lavanderia e comincia la sua vita da extracomunitario lasciando spegnere lentamente i suoi sogni. Della condizione di extracomunitario, in un paese come l’Italia contemporanea, Madut avrà modo di sperimentare sulla propria pelle tutti i lati negativi fino al drammatico epilogo. Scavando nella scatola dei calzini perduti che Madut colleziona come reliquie perché per lui abituato a camminare a piedi nudi nella steppa africana sono oggetti strani e preziosi , pagina dopo pagina, calzino dopo calzino ci rendiamo conto di che cosa significhi essere extracomunitario in Italia. Il Vauro narratore è meno pungente e salece del Vauro vignettista, c'è nel suo romanzo una vena malinconica che raramente ho scorto nei disegni,ma si nota subito la voglia di trasmettere al lettore la sua indignazione per le ingiustizie alle quali non si arrenderà mai.

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Commenti

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Quanto bella...ma quanto triste l'espressione : lentamente i sogni andavano spegnendo...
Se penso a tutti quegli extracomunitari laureati che si ritrovano ad adattarsi nei lavori più umili...
Pia
In risposta ad un precedente commento
LuigiDeRosa
24 Giugno, 2013
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Il problema dell'altro è molto complicato. Già scrivendo "problema" ho fatto un errore, ma non l'ho corretto per non essere ipocrita.Quante volte il vu cumprà, ci infastidisce? Quante volte ci facciamo prendere dalla commozione per gli spot Sky - fa qualcosa ora! - e poi reagiamo in malo modo al ragazzo di colore al semaforo? Credo che la multiculturalità così come la società multirazziale, va vissuta e basta. La Scuola è una delle poche istituzioni che se funzionasse bene, potrebbe gettare una prima base solida al concetto di rispetto dell'altro. Buona giornata Pia
D'accordissimo su tutto!!!
Io nel mio piccolo...ci provo!
Pia :))
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