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La via di Emilia
Non saprei se definire questo un breve romanzo o un lungo racconto, di sicuro so che è stata per me una lettura davvero piacevole, l’ho iniziato e non l’ho più lasciato finché non ho girato l’ultima pagina .
Emilia fa un viaggio a ritroso nel tempo e ci trasporta nella sua vita di certo non facile , tra i suoi affetti più cari ma anche tra le persone che hanno invece avuto su di lei un effetto negativo.
E’ ancora una bambina quando suo padre muore improvvisamente portandosi via per sempre la sua serenità , nulla sarà più come prima tranne l’immutato affetto per la nonna Elisa. Anna, sua madre prende in mano le redini dell’azienda , si dedica al lavoro e la trascura, forse perché incapace di affrontare tutto il dolore di questa piccola creatura, forse per la voglia e il bisogno di distrarsi e guardare avanti.
Emilia trova in Giulia, figlia di un loro dipendente, una grande amica , con lei si confida e passa molto tempo, la loro amicizia colma in parte il vuoto che Anna ha lasciato ma la differenza sulla loro situazione sociale ed economica che da bambine non ha peso con il tempo invece le dividerà.
Un romanzo davvero breve ma ricco di contenuti, i temi trattati sono tanti e tanti sono gli spunti per riflettere : i rapporti tra genitori e figli, l’influenza che hanno su di noi le scelte sbagliate di chi dovrebbe saper proteggerci anteponendo sempre il nostro benessere al loro , la forza del desiderio di essere amati, la capacità di guardare oltre l’apparenza delle persone che ci circondano.
I personaggi non sono di certo studiati per essere amati dal lettore, non sono perfetti o stereotipati, sono esattamente come siamo tutti noi. Emilia è un po’ snob e tutto quello che ha passato di certo non lo giustifica, bisogna credere e abbandonarsi nell’amicizia vera. Anna è una donna fragile e la sua insicurezza e il bisogno di riscoprirsi donna la porterà tra le braccia di chi non ha nulla di buono da offrirle .
Brava Anna Maria, hai scritto davvero un bel libro, con uno stile ottimo ,essenziale , a volte ricercato nell’uso delle parole hai saputo davvero catturare il lettore, mi sono un po’ arrabbiata con te perché avrei voluto leggerlo ancora , non avrei voluto uscire dalla vita di Emilia in un solo pomeriggio ma ti ho perdonato perché oggi ho letto l’ultima tua fatica e mi è piaciuta ancora di più.
Devo ora ricordarmi di girare la recensione via mail al direttore editoriale della casa editrice, è stato così gentile al salone a regalarmi i tuoi libri.
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Commenti
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Appena riesco recensisco l'altro .
Pia
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