Dettagli Recensione
A viso coperto
Non è mai facile scrivere una recensione quando l'argomento ti interessa molto e il libro ti rimane dentro.
Non è il primo libro che leggo su questo tema ma è sicuramente uno dei migliori. Nicola Vivaldi (alter ego dell'autore) è un sovrintendente della Polizia di Stato reparto Celere che racconta, nell'arco temporale di 11 giorni, le vicende di un gruppo di ultras del Genoa e dei loro antagonisti "gli sbirri", le loro vite, il loro lavoro.
Tutto il romanzo è pervaso da adrenalina e da un senso di ineluttabilità e narra benissimo le sensazioni che si provano, da entrambe le parti, prima durante e dopo gli scontri.
Ci si stupisce quando ci si rende conto che in fondo non c'è poi differenza tra il ragazzo ultrà e il celerino che gli sta di fronte; il contesto sociale di appartenenza, i fallimenti, gli amori, le idee politiche sono comuni ad entrambi.
E' un mondo solo maschile, molto primordiale, nel quale regnano le regole dei clan e dove prevale la parte più nascosta ed inconfessabile dell'uomo: l'Istinto Animale. I colori della squadra del cuore sono solo un pretesto: lo scontro è un modo di sentirsi vivi.
C'è anche molta poesia nello scrivere di questo autore che ci lascia, in questo romanzo, delle pagine molto belle ed anche un colpo di scena che ovviamente non rivelerò.
Alla fine si rimane comunque con l'amaro in bocca pensando alle decine di vite sprecate (come quelle qui narrate), senza alcun appello, e la domanda che ti rimane dentro per molto molto tempo è PERCHE'???
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