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Alice, il Bianconiglio e la corsa contro il tempo.
Forum “lospaziorosa.com”
Cara Lucedelmattino
Leggere le pagine del tuo libro è stata una delle cose più dolorose che mi siano capitate negli ultimi tempi, il tuo modo di scrivere e narrare un’argomento così difficile, così inspiegabile, così maledettamente intimo, con la naturalezza di chi parla tra le nuvole del proprio inconscio e le trasmette con parole soffocate nei meandri della mente, per poi inghiottirle e metabolizzarle con gli intestini assorbendone a piccole dosi in tutta la loro sostanza.
Non è una cosa semplice mettere a nudo l’intimità segreta, non tutti ne sono capaci, bisogna avere una sensibilità davvero spiccata e la consapevolezza di elaborare i contenuti e le motivazioni delle scelte seguendo un ordine ben preciso di quello che realmente vogliamo e di quello che siamo.
L’aborto è una condizione che fa tremare, fa scuotere le coscienze e fa secernere lividi e perbenismi più bigotti che pensati e viceversa, per carità non entro nel merito specifico e non sentenzio le scelte di nessuno.
Penso che alla base di tutto debba starci il coraggio. E’ il coraggio che spinge ad affrontare le scelte, un coraggio che in entrambe le situazioni lascia lo spiraglio al pentimento, subentra sempre quel “se”; se fosse nato…se non fosse nato… se non avessi fatto quell’esame….. se ho fatto l’esame è perché…
Ecco, perché?
La vita dovrebbe essere la gioia e il rinnovarsi di quello che più ci piace, tenere in braccio un bambino sano è il desiderio di tutti, è naturale , eppure è la cosa più egoistica che vogliamo se ci fermiamo un attimo a pensare che esistono malattie congenite gravi e irreversibili, la perfezione che agogniamo ci ricambia con questi inghippi, queste magagne che si insidiano nelle famiglie e le fagocitano fino alla fine dei loro giorni. Ma la natura ha fatto le cose davvero perfette,la naturalezza di un genitore che ama il figlio è una cosa che nasce da sola e a conti fatti si vive la vita così come sboccia, col dolore e con la gioia assieme…e il tempo intanto passa e noi cambiamo assieme a lui.
“Siamo ancora noi. Frammenti di un mosaico incapaci di incastrarsi ma che in qualche modo restituiscono alla perfezione l’immagine finale.”
Anch’io cara Luce mi sono sentita maciullata, passata al tritacarne e mi sono persa nella nebbia, aspettavo come un ebete una conferma ed ero completamente insicura e spaventata, mi rifiutavo di pensare alla scelta del sentiero ignoto da intraprendere, mentre rimanevo ancorata nell’asfalto preferivo accarezzare il tarlo più che farlo mio, alla fine sono stata accolta tra i privilegiati, ho ricevuto la grazia di non dovere scegliere. E’ nata prematura, ma sana.
-Credevo fosse una cosa naturale?
-Che cosa?
-Fare un bambino.
gracy
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Commenti
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Anche se oggi Andrea ha preso 6 e mezzo della verifica di matematica sui problemi e lo avrei un po strozzato ;))
Brava Gracy bellissima recensione .
L'ho letto dopo il vostro UTILE contributo su Q e voi sapete che a me piace leggere i nuovi emergenti e le novità che davvero possono fare crescere il lettore e la Sparaco mi faceva paura e l'avevo scartata,invece adesso posso dire che è una lettura che consiglio e che merita più visibilità.
Pensa, ora sto leggendo un libro della Atzori (nata senza arti superiori), molte delle sue riflessioni riportano a domande esistenziali grandi..... Non nego che prima della famosa ecografia anche la mia domanda sia stata: " E se mi dicessero che ci sono problemi?" ora, 12 anni dopo, la mia posizione sarebbe diversa....
Quando io però ho vissuto la tua stessa esperienza e ho affrontato il problema, sento giusto dirti che non avevo dubbi...la vita incondizionatamente su tutto...non mi sono neanche posta la possibilià di scelta...avevo deciso che avrei amato mio figlio...comunque.
Ciao, Pia.
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No,non è inutile,perché ti va ricordato che quando in gioco ti ci metti TU allora viene davvero fuori il meglio.
Splendida mamma Gracy :)