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RITRATTI UNICI
Dopo aver recensito due libri di Baricco che reputo eccelsi ho deciso di scendere un gradino, mi sarebbe piaciuto recensire un altro dei suoi libri migliori, ma ho preferito intervallare un po' la cosa.
Mr Gwyn non è un brutto libro, tutt'altro, e non è nemmeno il peggiore di Baricco (secondo me Tre volte all'alba ed Emmaus stanno più in basso e forse anche Senza sangue) però non ha quella perfezione stilistica che è propria dei suoi capolavori. Il libro parte molto bene, Mr Gwyn è un ottimo personaggio baricchiano e l'idea di scrivere ritratti l'ho trovato un bel colpo di genio. Il tocco dell'autore non è, chiaramente, solo nella creazione del personaggio, come non notare la mano di Baricco nel tratteggiare la figura del venditore di lampadine o nella preparazione splendida e minuziosa dell'ambiente dei ritratti. Però qualcosa manca, lo senti, qualcosa di Baricco che ormai ti è familiare, quel marchio di fabbrica impresso su ogni frase e su ogni passaggio che stavolta sembra essere latitante. Forse Baricco ha deciso di dare una sterzata al suo stile e anche Tre volte all'alba sembrerebbe suggerirlo, ma a me francamente dispiacerebbe o forse mi ci dovrei semplicemente riabituare.
Per chiudere con una nota personale, devo dire che le telefonate fra Gwyn e il suo amico-agente le ho trovate commoventi e alla fine sono rimasto veramente dispiaciuto per la sua sorte.