Dettagli Recensione
Le avventure di un piccolo genio
E dopo il bellissimo libro “La banda degli invisibili”, Fabio Bartolomei ci regala un altro splendido capolavoro.
In questo romanzo seguiamo le mirabolanti avventure di Almerico Santamaria (chiamato semplicemente “Al”) , un bambino prodigio (talmente intelligente da ridurre Leonardo da Vinci al ruolo di lustrascarpe), è consapevole di esserlo e se ne vanta parecchio. Non bisogna però pensare che sia antipatico o pomposo: è la sua ingenuità che lo guiderà nelle scelte di vita.
Infatti questo tenero e dolcissimo bambino, che nel corso della storia diventerà uomo (almeno in parte), ha due obiettivi: salvare il mondo da qualunque ingiustizia e aiutare la sua famiglia.
Perché i Santamaria sono sì poveri, ma felici, cercano sempre di essere spensierati, di guardare il futuro con allegria. Perché la cosa più bella di tutte è la famiglia.
Sarà grazie a tutto questo che Al crescerà pienamente appagato, quasi ignaro delle vere difficoltà della vita che apprenderà fino in fondo solo più tardi.
Non a caso i momenti più belli sono sicuramente quelli dedicati alla sua infanzia perché, oltre ad avermi fatto sganasciare più volte dalle risate per le assurdità più svariate, vedere le concezioni di un bimbo come assolute è quasi commovente, come se si aprisse un nuovo mondo davanti agli occhi.
Per questo non ho apprezzato tanto i capitoli dell’adolescenza di Al, che perdono gran parte dell’ironia e della tenerezza presenti all’inizio e rallentano non poco il ritmo del romanzo, riducendosi al ruolo di semplici elenchi.
Ormai non ho più dubbi: Fabio Bartolomei scrive divinamente e dal suo stile traspare un’ironia fresca, originalissima, vera e autentica.
Quindi, leggetelo e se avete qualsiasi problema chiamate Al Santamaria. Ve li risolverà in un battibaleno.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
Leggilo, leggilo che è molto bello!!! ;-)
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |