Dettagli Recensione
La storia raccontata attraverso le nostre guerre.
ll corpo umano nell’uomo vitruviano o più semplicemente a scuola è la somma anatomica di tante parti che svolgono funzioni complementari.
In guerra i corpi sono frammenti di esplosioni e le sue parti sono soltanto il giusto peso che deve formarsi in una busta che raccoglie i resti dei soldati.
Però la guerra non si combatte solo in Afghanistan ma anche in Italia, in famiglia, quando i figli vengono visti soltanto come progetti che devono trasformarsi in realizzazioni, senza nessuna funzione pedagogica e neppure partecipazione emotiva.
Fortunatamente le guerre passano con tutte le sconfitte del caso per arrivare ad una età in cui la vita non dipende più dalle aspirazioni altrui ma dalle proprie scelte e quella età per l’autore sono i trenta anni.
Paolo Giordano racconta le storie, ma in realtà traccia dei profili psicologici profondi, dove le difficoltà della vita sono almeno pari al desiderio di affrontarli.
Indicazioni utili
In guerra i corpi sono frammenti di esplosioni e le sue parti sono soltanto il giusto peso che deve formarsi in una busta che raccoglie i resti dei soldati.
Però la guerra non si combatte solo in Afghanistan ma anche in Italia, in famiglia, quando i figli vengono visti soltanto come progetti che devono trasformarsi in realizzazioni, senza nessuna funzione pedagogica e neppure partecipazione emotiva.
Fortunatamente le guerre passano con tutte le sconfitte del caso per arrivare ad una età in cui la vita non dipende più dalle aspirazioni altrui ma dalle proprie scelte e quella età per l’autore sono i trenta anni.
Paolo Giordano racconta le storie, ma in realtà traccia dei profili psicologici profondi, dove le difficoltà della vita sono almeno pari al desiderio di affrontarli.
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