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ZIGEUNERLAGER
Zigeunerlager, campo di sterminio per razza zingara, razza ritenuta inferiore al pari di quella ebrea nel periodo di dominio nazista della seconda guerra mondiale, razza interessante per divenire cavia degli esperimenti di Mengele, razza superflua al mondo per così dire.
Non ho mai provato pena per questo popolo che ha scelto il nomadismo come modo di vivere, in quanto risposta al loro desiderio di libertà. Non ne ho mai provato stima perchè il furto, la sporcizia, l’elemosina sono anch’esse frutto di una scelta e non di una condizione. La leggerezza con cui si muovono su questa terra come piume che non toccano mai il suolo, li rende ai miei occhi colpevoli di una superficialità e di una assenza di contributo che vanno oltre il mio concetto di libertà. Questo romanzo ha certo la virtù non di avermi fatto cambiare idea, ma di avermi fatto capire molto di più di chi sono ma soprattutto di chi erano.
Il romanzo della De Angelis è una sberla. Questa storia, realmente accaduta, non fa sconti a nessuno, né ai rom, né ai nazisti, né al lettore. Apre le porte del privato dei rom forse contaminando buona parte dei loro tabù. Racconta di una kumpania, una famiglia, nel quotidiano di usi e costumi, nel cambiamento che la guerra porta, loro così sfuggenti toccati per la prima volta da ciò che accade attorno a loro.
E’ un racconto durissimo e davvero molto intenso dove oltre alla fame, alle torture, alla violenza e a tutto ciò che può essere collegato a nomi come Himmler e Mengele, spiega come seimila rom nel maggio del 1944 riuscirono a evitare le camere a gas facendo ciò che non avevano mai fatto prima, reagendo.
Ci sono parole di questo libro e immagini che questa storia ha evocato, che sicuramente non dimenticherò più.
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Commenti
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Per chi è interessato s'informi su Robert Faurisson. Per quanto riguarda il resto, nessuno nega lo sterminio ,la fame e le complicanze tragiche della guerra.
Il fatto che siano esistite o meno le camere a gas non esclude il fatto che l'odio tedesco in generale e di Hitler in particolare, verso gli ebrei in primis e contro gli zingari fosse reale e presente.
Io non ho capito bene, ma se dici candidamente che nessuno nega lo sterminio, cosa importa se sono stati uccisi dal gas o dai lavori forzati e dalla fame.
Da quel che leggo Faurison è un negazionista, non nega solo l'uso delle camere a gas, ma anche che non sarebbe mai esistito un piano preordinato di sterminio fisico degli ebrei, bensì un progetto per una loro emigrazione fuori dell'Europa (ad es. Madagascar o Uganda) e, in tempo di guerra, un piano di evacuazione verso i territori dell'Est appena occupati o che non sarebbero stati uccisi 6 milioni di ebrei ma un numero molto inferiore (circa 500.000), a causa delle operazioni militari, della durezza dei campi di lavoro forzato, delle epidemie di tifo e dei bombardamenti alleati sui campi di concentramento o ancora che l'intera storia dell'Olocausto sarebbe un'enorme invenzione della propaganda alleata a favore dello stato d'Israele. Non sono una storica del novecento, ma ci sono anche dei filmati in cui si può ascoltare Hitler che parla di sterminio della razza ebrea. Rimango convinta cdi aver frainteso ciò che hai detto.
Scusa per lo spazio rubato, la tua recensione è davvero bella e toccante, sei stata molto brava a trasmettere quello che hai provato, è straniante l'effetto che si prova quando convinzioni profonde vengono fatte vedere sotto un altro aspetto. Ma lo stile del libro com'è?
Non leggero' il libro perche' solo a sentir parlare di campi di concentramento e camere a gas mi si accappona la pelle, pero' i tuoi appunti sono interessanti, mai dire mai , metti che un giorno mi butti anche io in questa letteratura...
:-)
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