Dettagli Recensione
Magazzino vita.
Ho sempre subito il fascino delle antiche case, di quelle, dove una famiglia ci vive per generazioni. Poi per vicissitudini secolari, spesso sono abbandonate, vendute o trasformate dagli ultimi ereditieri, in musei.
Il fascino di queste antiche dimore è tutto racchiuso nelle sue mura, dove ogni angolo, ogni macchia, ogni stipite, trasuda la storia e la vita delle persone che ci hanno vissuto. Ogni stanza custodisce segreti e misteri.
"Con il suo carico di pezze d’appoggio semisepolte e semi-digerite nel gran ventre di valigie e armadi, ripostigli e soffitte, cassettoni, bauli e cassapanche, sembra che la casa abbia nel suo cervello di pietra e cemento infinitamente più memoria di tutti gli abitanti messi insieme."
In questo libro la voce narrante è quella di una donna, l’ultima di una lunga generazione. Ed è lei che come una guida ci conduce in questa inusuale visita; senza tralasciare nulla, ci narra di ogni angolo della grande casa di famiglia. Una casa immensa che come un organismo vivo, nel corso dei secoli è mutata secondo le moderne necessità. Una volta questa casa era inondata di gioia e di persone. Ogni camera era occupata,anche alcuni personaggi illustri sono stati ospiti in queste stanze lussuose. Ma, con il tempo, e con lo sfiorire di molti destini dei vari zii un poco pazzi, di zie che decidono per l’amore negato la vita di clausura, molte delle camere nel tempo furono chiuse. Eppure il pavimento rovinato testimonia dei grandi balli, delle feste di gala che una volta si tenevano in queste immense sale; le lettere nascoste tra i libri narrano di amori proibiti; i mobili per anni e anni sempre allo stesso posto, ci parlano della severa educazione; le tante vecchie foto che mostrano le persone rilassate o abbracciate ai loro figli sono chiuse dentro cassettoni, a indicare che non era permesso agli aristocratici, mostrare in pubblico ( e forse nemmeno in privato) i veri sentimenti.
Il trascorrere impetuoso del tempo porta alla rovina tutto ciò che trascina con se. Così le cassapanche che custodivano i bellissimi vestiti degli avi, ora non sono altro che bare piene di tarme. Le macchie si sono trasformate in muffa, e la polvere si è depositata su tutto, anche sulla memoria .
“Finirà tutto così, il vivo e il morto travolti insieme, i libri la biancheria, i mobili e i ricordi, le padelle e i quadri, le patate e le mele, gli antichi giorni buoni forse soltanto immaginati, e quelli nuovi meno buoni, ma realmente vissuti”
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Commenti
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Grazie
:)
Pia
Ops, sto divagando, ma mi brucia oggi come allora !
Grazie della segnalazione, metto in ld.
Racconta l'estetica di case vecchie secoli e narra collegamenti storici/psicologici dell'epoca? E' un romanzo o una specie di reportage?
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