Dettagli Recensione
…E le paturnie mie e di Cate!
Caterina è una ragazza diciassettenne obesa, dai lineamenti facciali carini, ma obesa, lo dice lei stessa parlando in prima persona, come se stesse scrivendo un diario, un requiem o un vademecum, con un linguaggio semplice, sciolto e quasi stilisticamente ricercato, come per coniare un nuovo modo di scrivere i pensieri delle non-persone, degli invisibili, delle presenze auto-cancellanti, degli obesi…di se stessa, di Caterina.
“…Papà è già da un pezzo ai fornelli e il caffè macchia di un odore forte l’aria come un cane dalmata.”
Per poi scivolare in un linguaggio comune:
“Mi piacerebbe essere un a lumaca e portarmi sempre dietro la casa. Oppure un riccio per chiudermi in me stessa.”
Caterina sa di essere derisa per la sua stazza, di non avere amiche perché è grossa. E' grossa lei, la mamma, il padre, la nonna, i fratelli e Caterina appare tutt’altro che dolce, affabile, amorevole, ce l’ha con tutti e col mondo intero, si chiude e rimugina pensieri che non si possono non condividere, Caterina si descrive con tutto l’astio che ha addosso e Caterina finisci per odiarla! Altro che commozione e simpatia. Caterina in mano all’autore diventa un’arma a doppio taglio, provoca dapprima una ferita e poi un affondo, ci vuole davvero un poco di attenzione per capire e non cadere nei luoghi comuni e comprendere chi è davvero Caterina, che improvvisamente si schiude dal riccio e si ritrova nell’allegra fattoria, dove lei per prima sembra dirmi:
“Ehi, mi ero sbagliata, ricomincio tutto da capo…”
Caterina è un adolescente, vive i problemi della sua età e non è solo obesa.
Penso che aver messo dentro alcune figure come l’amica “Anna l’annoievole” poco credibile perché fin troppo perfetta o la professoressa “Mazzantini” che ostenta una collocazione scolastica tutt’altro che reale, abbiano dato il colpo di grazia al caso editoriale, fra i dodici finalisti del premio Strega 2013.
Mi chiedo una volta finito il libro …ma Cellini cosa avevi da raccontare che ancora non sapevamo sugli adolescenti?
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Commenti
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E'da tanto che attendo di leggerlo...
Io marcio molto sulla mia adolescenza andata, sono sotto spirito anche nel fisico oltre che nel pensiero....ho bramato per avere la biografia di John Taylor....giusto per rimanere in tema anni 80. Very vintage...
Il libro è consigliato, purtroppo l'ho letto dopo il magistrale "La vita accanto" di Maria Veladiano che ha una musicalità e un contenuto secondo i miei standard più di una spanna sopra questo esordiente Cellini.
Parola di Trilly!
Magari me lo prendo domani biblioteca, se c'è, dato che il mio povero kindle is missing =(((
Elpis Pan
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Premesso che con l'adolescenza ho conti in sospeso ... perché competo, con l'adolescenza in persona, da una vita! Per meccanismi adolescenziali che si sono radicalizzati in me. Perché ho quotidianamente a che fare con tre adolescenti. Perché l'adolescenza è stata una fase essenziale. Stop!
3 = in medi stat virtus.
Un profilo come il mio (e tu Gracy, a questo punto, hai molti elementi per consigliarmi) è a adatto a questo libro? La tua affermazione finale mi ha lasciato nel dubbio, nonostante la mia propensione/attinenza a questa splendida/orrenda fase dell'età evolutiva. :)