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La bellezza non basta
Ho questo libro in biblioteca e certo non si tratta di uno dei miei libri preferiti.
La vicenda si svolge a Catania al tempo del fascismo; Antonio è un bel ragazzo amato e sognato dalle donne del luogo, diviene il simbolo del maschio italiano nel quale si riversano tutti i sogni femminili....sia le ragazze giovani che le donne vecchie spasimano per lui...
A quel tempo i matrimoni venivano organizzati dai genitori e la bella ragazza che viene scelta per lui...certo avrebbe reso felice chiunque. Lei è la figlia di un facoltoso notaio.
Purtroppo Antonio non riesce a consumare il matrimonio e l'ombra del disonore cade implacabile sulla famiglia...
Essere belli non basta...non è sufficiente per placare le convenzioni di quell'epoca che portava la
convinzione che l'essere uomo fosse indispensabile, la mascolinità era il simbolo vittorioso della politica fascista; non erano previste debolezze e certo l'impotenza non era ammessa e neanche ammissibile.
Un'onta sulla famiglia: ohibò, il bell'Antonio...il ragazzo amato e vagheggiato da tutte le femmine del luogo....non era possibile che non fosse un uomo...
Egli diventa inutile, non più desiderato non più amato..non più sognato dalle donne...
E i familiari si vergognano, ormai macchiati dal marchio della vergogna...un marchio che non si può cancellare...
L'ironia dell'autore non ci risparmia nulla e pone davanti ai nostri occhi l'odioso pregiudizio che in quei tempi poteva rovinare un uomo, senza dargli la possibilità di una doverosa replica.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666