Dettagli Recensione
Commento di Bruno E.
Aldo Nove compone con “Mi chiamo …” un’opera poetica incentrata sulla figura tragica di una cantante dalla voce unica: Mia Martini.
Più che una biografia romanzata, l’opera di Aldo Nove ripercorre pensieri e sentimenti di un’artista sensibile, distrutta dall’invidia, dalla maldicenza e dalla superstizione.
La narrazione è disseminata anche di richiami alle liriche dell’artista:
“La gente è strana.
La gente è matta. A volte sparisce.”
E di episodi che ripercorrono alcune tappe di una vita troppo breve e minata dalla maledizione:
“Se c’è una cosa che fa male è quando dicono che sei troppo brava … è una maledizione”.
Oltre che dal malessere:
“Non è nulla. Sto bene. E’ soltanto un attacco di panico …”
Nonostante la passione per la musica e per i suoi versi:
“Le piccole parole del nostro cuore io le ho amate tutte”.
Gli inizi promettenti sono colorati dall’epoca hippy:
“Il pubblico era tutto un ondeggiare di mani alzate, un corpo solo attraversato da un immenso entusiasmo.
Quello era essere hippy”.
Poi arriva il successo internazionale, la collaborazione con Aznavour, l’Olympia di Parigi.
Ma la scure dell’invidia e l’accetta dell’ignoranza si abbattono troppo presto su una delle cantanti più amate di ogni tempo, attribuendole il ruolo di iettatrice e stroncandone la carriera.
Un piccolo libro carico di poesia, ricco di riferimenti culturali e di struggimento per l’indimenticabile voce che ha cantato un drammatico destino, regalando a tutti noi sensazioni uniche.
Bruno Elpis
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Commenti
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Adoro Mia Martini, quando la vedo cantare GLI UOMINI mi si strazia l'anima !
Grazie della segnalazione, non l'avrei scovato mai ...eri a corto di titoli ?
:-)
E "Minuetto" con le "tue mani che dirigi da maestro/a esperto/a quale sei"?
"Sono sempre tuo/a ... quando vuoi,nelle notti più che mai".
Ciao carissima,
Bruno
Bravissimo Bruno: ottima segnalazione!
Pia
Ciao.
Gin.
Ciao Nadia, Cub, Pia, Petra, Gin ;)
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