Dettagli Recensione

 
Bentornati in casa Esposito
 
Bentornati in casa Esposito 2013-04-04 17:06:21 BEPUZ
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
BEPUZ Opinione inserita da BEPUZ    04 Aprile, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Riflettendo, Ridendo

Quando ho letto sul retro del libro "Si dice che a Napoli ci siano luci e ombre. Questo libro ha la capacità di mostrarci, attraverso le ombre, la luce." scritta da Alessandro SIANI, allora ho deciso di iniziare la lettura di questa famiglia degli Esposito tipica partenopea. Sin da subito mi è piaciuto uno dei protagonisti del libro e cioè Tonino Esposito, il capofamiglia dove tutti comandano tranne che lui. Figlio di un boss ucciso dalla camorra, anche lui vuole seguire le orme del padre, ma non riesce nell'intento in quanto non è portato ad essere un camorrista. Il boss "O Tarramoto", per toglierselo dai piedi, gli trova un impiego presso un'agenzia di pompe funebri. Tonino ne combina di tutti i colori, risate a crepapelle. Mi piace anche l'uso del dialetto utilizzato nei dialoghi dei personaggi e i "nomignoli" che vengono attribuiti ai vari personaggi del libro come il Tatore "mezarecchia", Ciruzzo "O' Schiattamuorto" Ciccio "A' Botta" o Genny "O piranha" perchè mangia tutto quello che gli capita a tiro. Tipico del Sud attribuire i nomignoli o soprannomi alle persone in base a comportamenti o tratti caratteriali e fisici degli stessi. Nell'opinione ho scritto "Riflettendo,Ridendo" perchè l'autore tocca il male che affligge la realtà campana e lo fa in maniera cruda e veritiera, non allontandasi dalla realtà, anzi fa capire al lettore fin dove puo' arrivare la malvagità che alberga nei cuori dei camorristi. Ma nonostante tutto ci sono personaggi come Tina figlia di Tonino che si oppone alla strada intrapresa dal padre, anzi in un corteo contro la camorra, è in prima fila per dire "BASTA", o personaggi come Don Gaetano suocero di Tonino, che rappresenta la faccia pulita di Napoli, il quale va in aiuto ai nipoti che si trovano in difficoltà con la fantasia di cui i napoletani son dotati. Bella la sequenza in cui viene spiegata "La Ruota degli Esposti", dove venivano messi i neonati abbandonati dai genitori per miseria, disperazione o perchè frutti della colpa e cresciuti dalle monache della congregazione della Santissima Annunziata "E Rutàre", per far capire ai nipoti ma l'autore si rivolge a tutta la comunità campana, che anche se uno nasce e vive in condizioni difficili ce la puo' fare, incoraggiandoli di non mollare mai. Bella la dedica finale fatta alle persone innocenti che si sono trovate nel posto e al momento sbagliato vittime della cieca violenza della camorra.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca