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un velo di seta...tessuto, filato di nulla
Un detto dice che "il vino migliore sta in una botte piccola" ed è proprio così.
"Seta" può essere senza dubbio paragonato a un ottimo vino d'annata che va sorseggiato lentamente, possibilmente in un'ambiente poco illuminato per esaltarne ancora di più le sue qualità. Ho trovato sublime la storia raccontataci dall'autore, una storia d'altri tempi. Mi piace pensare che l'abbia scritta usando dell'inchiostro indelebile perché frasi come "tornate o morirò", "non ho mai sentito la sua voce" e ancora "morire di nostalgia per qualcosa che non vivrà mai" non possono dissolversi nel nulla. Ogni personaggio ha un ruolo fondamentale in questa storia ed è sbagliato dare priorità a uno piuttosto che a un altro. La storia è ambientata tra la Francia meridionale e il Giappone, un Paese magico ma ancorato ancora a leggi antiche per cui è lecito condannare a morte un ragazzino, se è colpevole di aver portato un messaggio d'amore.
Herve è un uomo con una vita semplice, ordinata, schematica; chiunque dispone del suo destino, prima il padre, poi Baldabiou che ha visto in lui l'uomo giusto per sollevare le sorti degli abitanti di Lavilledieu dediti all'allevamento e alla filatura dei bachi di seta. Ma Baldabiou è anche altruista, non si crea alcun problema nel condividere i segreti del mestiere perché ciò lo divertiva più che fare soldi.
Herve intraprenderà dei viaggi che lo condurranno fino alla "fine del mondo" e questi saranno motivo di cambiamento del suo "io" più recondito, determinando un'esplosione di emozioni dormienti, fino a quel momento. Baricco ci ricorda che i cambiamenti sono parte integrante nella vita di ognuno di noi e con forza lo fa' presente, quando del lago Bajkal la gente del luogo da un significato diverso ogni anno che passa.
È pura poesia l'intensità disarmante degli sguardi di "una ragazza dagli occhi con un taglio non orientale"
Da ammirare senz'altro è la figura di Helène con una voce bellissima che con pazienza attende il ritorno del marito ogni prima domenica di aprile in tempo per la Messa grande. Lei non si stancherà mai di sorridere, nonostante abbia avvertito la malinconia che si è impossessato del marito, perché "non c'è più niente di bello al mondo" senza di lui....
Non svelerò le restanti pagine, autentica dichiarazione d'amore, perché lascio anche a voi provare l'indimenticabile sensazione di leggerezza nell'essere avvolti da un velo di seta....tessuto, filato di nulla.
Ps. Leggere Baricco mi infonde una piacevole malinconia
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Commenti
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Penso abbia ragione. :) Maria
Credo proprio sia per merito di Seta che mi sono cosi' appassionata alla letteratura orientale.
Mi ha lasciato un seme questo libretto, ogni tanto spunta un germoglio :-)
Pia
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