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Il viaggio di Emilia
 
Il viaggio di Emilia 2013-03-22 20:08:23 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    22 Marzo, 2013
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UNA VITA...UN DESTINO...

L'autrice di questo meraviglioso libro è Anna Maria Balzano : un'amica che ho trovato qui, su qmondo...
Cara Anna Maria per me leggere il tuo libro è stato come essere presa da un'onda del mare, venire trasportata con un'incredibile leggerezza, fino a ritornare al mio punto di partenza, ma carica di importanti spunti di riflessioni. Un viaggio che ho vissuto con coinvolgimento totale.
Emilia , la protagonista, ripercorre seguendo lo schema di un feedback trent'anni della propria vita.
L'amore che visse con i suoi genitori; la morte improvvisa del padre e l'inizio di un'altra vita.
La madre ormai quarantenne che crede di ricominciare un amore con un uomo molto più giovane, investendo tutta se stessa...
L'istinto femminile, il sesto senso di ogni donna sa mettere in guardia...ma lei preferisce non crederci...e preferisce credere nelle favole...alla sua favola e vuole inseguire a tutti i costi la felicità...solo ed esclusivamente la sua felicità...e nessuno la può distogliere dalla sua scelta...
Ma la vita sa essere giustiziera...e lo sarà...purtroppo...e tanti soffriranno per quella scelta...Emilia,in primis, la sua amica Giulia e alla fine la stessa madre, Anna.
Emilia, turbata da una visione di un amplesso clandestino della madre e del suo nuovo compagno, non sarà più in grado di amare e si comporterà da traditrice nei confronti di chi ama...della stessa vita.
Ciò nonostante arriva a seguire un percorso regolare di studi; dal punto sentimentale riesce anche a raggiungere un buon equilibrio e una certa stabilità...ma ormai tutto va allo sfacelo...i suoi affetti sono destinati a soffrire...drammatica la storia della cara amica Giulia...lo stesso destino della madre.
Ho provato una morsa al cuore assistere allo scorrere inesorabile di tali tristi destini...Ma la vita può esserti grata come non lo può essere...e come dice Emilia:"Non credo che ci siano cose giuste o ingiuste al mondo. Ci sono cose che accadono".
E resti con l'amaro in bocca...
Cara Anna Maria ho letto tanto volentieri il tuo libro...l'ho praticamente divorato;l'hai scritto in modo egregio e trattandosi di un racconto breve, ci ho impiegato un paio d'ore...
Ti confido però che durante tutta la lettura , ho provato una strana sensazione, una continua mancanza di un' importante carica spirituale, di cui io sento bisogno sempre ; è proprio quella sfera che a mio avviso sostiene , che aiuta a capire e a sopportare le pene della vita...e forse avrebbe aiutato anche Emilia...anzi, ne sono sicura...
E ora , per la prima volta , posso concludere dicendo: "attendo il tuo responso autore!"... e per me sarà un piacere poter confrontarmi con te...per capire quanto ho compreso il messaggio che intendevi trasmetterci...
Con profonda stima,
Pia

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Consigliato a chi ha letto...
Fa bene a tutti conoscere il vissuto di un'altra persona...è il destino di una vita!
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Commenti

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Credo che, leggendo ciò che ha scritto un amico/a, si riescano a scoprire dimensioni di lui/lei a volte insospettate.
Quando recensisco un autore, mi piace accompagnare al commento anche un dialogo con lui. E questo, nella mia esperienza, gratifica l'autore, perché lo fa sentire compreso e considerato.
Pia compie la stessa operazione e si rivolge direttamente all'autrice. Leggere un libro e commentarlo significa anche questo: condividere con l'autore un po' del suo intimo. :)
Che ne dite Pia e Anna Maria? :)
Bruno, ti posso dire che dal punto di vista letterario...sei l'uomo giusto per me? Se ho osato troppo chiedo perdono...ma è quello che sento!!!
Quando leggo qualsiasi libro lo faccio col MASSIMO RISPETTO per l'autore e soffro se qualcuno non è rispettoso...come a volte succede in questo sito...soffro io per l'autore , perchè al termine della lettura che faccio col mio massimo coinvolgimento, considero IL LIBRO UNA PARTE DI ME...soprattutto se ha toccato delle corde a me particolarmente care.. . Infine per me è un momento "catartico" il potermi confrontare con l'autore....davverpo magico. Solo così posso sapere se ho centrato e colto il messaggio...Anna Maria me lo ha appena confermato e io ne sono strafelice...è una gioia questa per me...la gioia più grande per un recensore...Grazie Bruno e grazie Anna Maria...
E mi farebbe piacere che la discussione venisse allargata...sempre se ad Anna Maria, fa piacere...
Pia
Sono senz'altro disponibile, quando volete... anzi uno scambio di idee con voi non può che allargare le mie prospettive. Vi ringrazio per tanta attenzione. Rimango in attesa. Grazie Pia, grazie Bruno.
Pia, come sempre tu cogli i lati essenziali delle opere che leggi, riesci a entrare nell'animo e nei sentimenti di chi scrive. Che dire? Posso solo aggiungere ancora grazie.
Brava Pia mi piaci sempre!
Grazie Sharma!
Pia
Cara Anna Maria, mi fa moltissimo piacere sentirti dire che sono riuscita a cogliere il tuo animo e il tuo sentire...
Durante la lettura del tuo libro sono stata portata a fare delle riflessioni per me importanti e che vorrei condividere con te...
- E' giusto perseguire la propria felicità, anteponendola ad altri affetti, come per esempio i figli
piccoli?...Io non l'avrei mai fatto...
- Può una "visione traumatica" avuta nell'infanzia segnare così profondamente una
persona?...credo di si...
- Mi ha fatto tristezza vedere in Emilia la sua incapacità di accettare la condizione umile dell'amica e
provarne vergogna...ma lo so che capita ...e spesso...
- Mi ha fatto tristezza Emilia che non ha coltivato gli affetti finchè era in tempo...un monito per
tutti...per me... a farlo finchè siamo in tempo...senza aspettare ....
-E' possibile che uno sbaglio si perpetui di madre in figlia...Anna insegue il suo piacere...Emilia
pensa solo a sè...credo proprio di si...l'esempio di vita vale più di una vita di parole...
- Perchè spesso siamo consapevoli del giusto...e operiamo nel sbagliato?...perchè siamo umani...e in noi c'è il bene...c' è il male...e il male forse attrae di più, nell'immediatezza...
Come vedi, le riflessioni che mi ha suscitato non sono poche...quindi anche il tuo libro, ora è una parte di me...
Una domanda: ti sei ispirata ad una storia vera?...
Con profonda stima , Pia

Carissima Pia, rispondo molto volentieri ai tuoi quesiti. Discutere su ciò che si è scritto e sui personaggi che si è creati a volte può essere utile anche a conoscere meglio se stessi.
- Anch'io, come te, non avrei mai anteposto la mia felicità a quella delle persone che più amo. Questo però non mi porta a condannare chi fa questa scelta, perchè con il passare del tempo e degli anni, capisco come le occasioni di felicità che ci offre la vita siano poche e a volte addirttura rare. Oggi, con l'esperienza , mi ritrovo ad essere molto più tollerante e confesso che sto scoprendo in me una predisposizione al perdono che non sospettavo...
- Ritengo che tutto ciò che accade nella nostra infanzia, di bello o di brutto abbia una grandissima influenza sul nostro carattere, sui nostri comportamenti, sulle nostre scelte. Concordo dunque con te anche su questo punto. Forse se ognuno di noi riuscisse davvero a determinare quali possano essere state le esperienze del passato da cui si è stati in qualche modo condizionati, forse avremmo un'umanità migliore...
- Hai ragione sull'atteggiamento un po' snobistico di Emilia nei confronti di Giulia, ma in fondo, mi chiedo, chi, a dispetto di quei principi condivisi in assoluta buona fede per cui ogni individuo ha diritto alla stessa dignità sociale e intellettuale, non è almeno una volta caduto in questo errore?
- Coltivare gli affetti finchè si è in tempo.... Pia, tu hai colto il punto centrale della storia. Gli affetti devono sempre, a tutti i costi, venire prima di qualsiasi altra cosa, del potere, del successo, del denaro. Nella società in cui viviamo mi sembra ci siamo molto allontanati da queste considerazioni
- Se gli errori si ripetono di generazione in generazione, penso sia un puro caso... No, non credo siano qualcosa che dipenda da un fattore genetico, a meno che alla base di questi errori non vi siano effettivamente dei disturbi psicologici patologici.
- Il problema della contrapposizione bene/male è nato con l'uomo, ci sarà sempre. Ciò che è trasgressivo esercita sicuramente un fascino pericoloso, soprattutto sui giovani. Per questo ritengo che il compito degli educatori, siano essi genitori o insegnanti, è estremamente arduo e dovrebbe essere assai più valorizzato e rispettato da chi ha in mano la guida di un paese. E ....invece....
- No, se intendi la storia come intreccio, come plot, come dicono gli anglosassoni, no, è frutto di immaginazione. Ti posso dire però, ma questo credo accada a tutti quelli che scrivono qualcosa, in ogni personaggio , nei suoi sentimenti, nelle sue considerazioni c'è qualcosa di me. Ciò che è effettivamente scaturito da vita vissuta è la descrizione del palazzetto dei nonni di Emilia, che era effettivamente la casa dei miei nonni, che vive ancora così com'era nella mia memoria.
Grazie Pia. Spero di non essere stata troppo lunga e.....noiosa! Un abbraccio forte forte....A.M.
Cara Anna Maria, ho letto con molto interesse e ti ringrazio per la condivisione...A me torna sempre utile confrontarmi , anche per la mia vita. Devo dire che ho trovato nelle tue parole tanta saggezza .
Mi sento onorata davvero!
Con stima, ti mando un abbraccio. Pia
Grazie, Pia.
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