Dettagli Recensione
Una lettura non per tutti
Difficile recensire un libro così, un libro così si deve leggerlo per viverlo , sicuramente è complicato trasmettere le emozioni che scatena anche perché in alcuni casi dipendono dal nostro vissuto.
L’ho letto in due sere, forse tre , è stata una delle poche volte che mi sono imposta di lasciare le ultime pagine per il giorno dopo per avere ancora un giorno con lui, con Luce e Pietro, con il loro dolore e con le loro piccole speranze di riuscire a superare questo lutto .
Luce è ormai verso il tragurdo, a un passo dal sogno che rincorre da tanto tempo , dopo anni di sesso programmato , di delusioni cocenti finalmente sta per diventare mamma , il piccolo Lorenzo tra poco nascerà e occuperà quella graziosa cameretta preparata con cura , ma non sempre le favole finiscono con “ e vissero felici e contenti”, a volte finiscono con “displasia scheletrica”, una prognosi che non lascia speranze.
Pietro è fantastico, cerca di seppellire il suo dolore e trovare la forza per aiutare Luce , ci prova in tutti i modi ma è difficile, noi ci sentiamo mamme anche quando il nostro bambino è lungo pochi centimetri , lo portiamo dentro di noi e questa è una cosa che un uomo per quanto sensibile sia non potrà mai capire fino in fondo.
Simona Sparaco, con grande mestria ci conduce in questa storia, nel cuore infranto di Luce , ci fa vivere quel dolore sordo, ma che rimbomba in ogni angolo della sua mente e del suo cuore . Lo fa con uno stile crudo, senza indorare la pillola, esattamente come deve essere fatto per un argomento così forte e importante.
Trovo che la scelta di Luce e Pietro di non far nascere Lorenzo sia una atto d’amore e non di egoismo , le coppie che si trovano in questa triste situazione e decidono per l’aborto terapeutico non lo fanno per sostituirsi a Dio, lo fanno per risparmiare del dolore alla persona che più amano: il proprio figlio, facendosene carico loro , questa è la mia sincera opinione.
Una lettura difficile, sicuramente non per tutti , per me è stato per certi versi come fare un viaggio nel mio passato, e a tratti ho rivissuto quel senso di vuoto e impotenza provato nei momenti bui, per chi come me ha lottato e sofferto per realizzare il sogno di diventare madre vi avverto non è una passeggiata inoltrarsi in questo labirinto di dolore ma ne vale veramente la pena .
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Commenti
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Bella, bella recensione...
Sary : sono stata per un pò di tempo anche io tra quelle che guardavano la vostra pancia tonda e facevano invece i conti con un grande senso si vuoto e impotenza, nonostante ora ho la gioia di Andrea questo è un dolore ancora vivo, lo tengo sottopelle e quando leggo certe storie esce di nuovo.
Quando passi certe cose però ti rendi conto che la compagnia purtroppo è tanta, a chi non l'ha vissuto sembra facile e scontato decidere di avere un figlio ma molte di noi sanno che non è così.
Per me decideva la natura , da un lato sono stata più fortunata di altre che hanno dovuto accollarsi una decisione così triste e difficile come la protagonista del libro.
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