Dettagli Recensione
L'alchimia che rende un amore magico
Quando pensiamo all’alchimia immaginiamo la fusione di diversi elementi che meravigliosamente si uniscono insieme per dare vita a magiche atmosfere ed esoteriche creazioni.
Ma alchemico, spesso, è anche il rapporto che s’instaura tra due corpi, quando è la legge dell’attrazione, al di sopra di ogni volontà, a renderli indispensabili l’uno all’altro.
E’ questo quello che accade in questo libro, scritto da Gaia Coltorti, appena ventenne, dove è la magia di un amore spaventosamente grande ad essere il protagonista in una città come Verona, piena di echi della grande tragedia shakespeariana. Un amore che ha catene pesanti perché Giovanni e Selvaggia sono fratello e sorella, un amore che li rende liberi tanto quanto la loro giovinezza gli permette di essere ed è un amore così profondo da fondere insieme l’amore fraterno e quello carnale. Un amore che insieme vivranno fino in fondo, fino a toccare il loro essere più profondo da quando separati alla nascita, si vedranno per la prima volta, solo all’età di diciotto anni e quindi non potranno far altro che considerarsi estranei.
E cosa c’è di più attraente, di più indomabile, di inarrestabile dell’essere attratti misteriosamente da qualcuno che per te è un’estraneo? E ancora di più sapendo che dovresti provare per lei o per lui un amore fraterno, calmo, sicuro. E invece più vai avanti e più ti rendi conto che quello che provi è così forte da non farti ragionare, perché va oltre qualsiasi logica, è possessione che diventa ossessione soprattutto quando a provocarti è una ragazza come Selvaggia, la cui bellezza è talmente perfetta da essere nella stessa misura terribilmente maledetta. Ed è così che Giovanni, più debole e più remissivo della sorella, sembra subire le sue scelte, i suoi capricci, i suoi dispetti, mentre lei, con il suo corpo e la sua sensualità lo condurrà verso scoperte e nuove esplorazioni da cui non sapranno più tornare indietro. E non vorranno neanche. La narrazione avviene attraverso la voce di un narratore esterno ed onnisciente, il cui linguaggio è a volte goliardico e spiritoso mentre altre riflette attimi di vera poesia.
Nonostante il tema di questo libro sia un tabù come lo è l’incesto, in realtà non è di questo che si vuole parlare, ma semplicemente di un amore nato come nascono tutti gli amori: inconsapevolmente.
E come tale non c’è nessuna colpa e nessuna sentenza se ad amarsi sono due fratelli.
Non c’è colpa perché essi non la sentono.
Sentono soltanto il loro cuore battere e respirano…respirano…respirano insieme, sperando che duri in eterno.
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Commenti
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Con legge di attrazione, in questo caso intendevo l'attrazione fisica e mentale che può stabilirsi tra due persone anche sconosciute, che non sanno nulla l'uno dell'altro e a questo avevo agganciato il concetto di alchimia, cioè di combinazione di fattori che rendono due anime perfette l'una per l'altra.
In fondo Giovanni e Selvaggia sono due gemelli, sono come la metà perfetta l'uno dell'altro. Quale amore più perfetto può esistere.
Spero che la mia risposta ti sia altrettanto utile e grazie!
In secondo luogo, ciò che questo romanzo e Romeo e Giulietta hanno in comune è solo Verona, e alla CITTA' mi riferisco quando cito il grande autore inglese.
Per il resto, usa toni più tranquilli soprattutto quando leggi senza capire.
Ah sono convinta che Gaia Coltorti piangerà leggendo le tue parole...ma pazienza se ne farà una ragione.
Che poi sia la critica o la scrittrice a voler fare necessariamente un collegamento sono problemi loro, a me tutto questo non interessa.
E ricorda che la mia è una semplice opinione, come mille altre su questo sito. E come esiste la tua esiste anche la mia.
E nessuno ha detto che le Affinità alchemiche sia il libro dell'anno, è solo un libro come tanti altri.
Per questo ora ascolta il consiglio che ti dò io: non ci pensare più, altrimenti rischi di essere ridondante, si è capito che è un libro che per te non vale, basta. Lascialo perdere, probabilmente tra poco non ne sentirai neanche più parlare. E se ne sentirai ancora parlare, allora vuol dire che un motivo ci sarà.
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P.S. La legge dell'attrazione è un'altra cosa, un concetto molto spirituale... tu intendevi una semplice attrazione fisica, o proprio la legge di attrazione così come la intendono vari pensatori soprattutto di origine orientale?